Un Teatro Apollonio gremito per “prendersi a cuore l’alimentazione”. Il convegno organizzato dall’Accademia Varesina, assieme al Raviolificio Lo Scoiattolo, ha raccolto consensi e soprattutto partecipazione.
La serata era dedicata in modo specifico a genitori, allenatori e società sportiva, in generale a chiunque fosse interessato a prendersi a cuore l’importanza dell’alimentazione di un bambino, ma anche quella di un adulto, nell’ambito dello sport ma anche della società civile.
A mediare la serata Marco Bianchi, divulgatore scientifico che da tempo ormai collabora con la Varesina proprio sul tema del benessere, della prevenzione e della corretta alimentazione.
Al suo fianco in sala, il dottor Alessandro Durante, medico card emodinamista, la dottorediologo essa Sofia Bronzato, medico esperto in nutrizione ed il professor Massimo Agosti, neonatologo e pediatra. Agli interventi dei medici si è aggiunto anche quello di Damiano Cunego, ciclista vincitore del Giro d’Italia nel 2004 e secondo classificato al Mondiale di Varese nel 2008,
alle spalle di Alessandro Ballan.
Una serata interessante, educativa ed altamente formativa, nata da un’idea comune, come ci spiega lo stesso Marco Bianchi: «L’evento nasce dall’idea dell’Accademia Varesina, con cui l’anno scorso ho sensibilizzato la campagna per l’attenzione contro il cancro al testicolo. Insieme a loro c’è la comune idea e la comune attenzione di approfondire il rapporto tra salute sport e prevenzione. Loro hanno dunque organizzato questa serata, a cui si è aggiunto anche Damiano Cunego, che è uno dei tanti amici che ho nel mondo dello sport, che si è volontariamente offerto di partecipare portando la sua testimonianza».
Come dicevamo una serata educativa e formativa, «che vuole sensibilizzare alle scelte alimentari e al movimento. Muoversi riduce i fattori di rischio ed assieme ad una corretta alimentazione è uno dei grandi fattori di prevenzione della nostra quotidianità. Da qui l’idea di aprire la serata gratuitamente ad allenatori, dirigenti, atleti, società sportive, anche perché il nostro sogno è quello di esportare questo team in altre città e realtà sportive. Mi ha fatto piacere tornare a Varese che ogni volta di più si dimostra una città attenta in ambito di salute e prevenzione. È importante che ci sia questa risposta, perché ormai tutti gli studi convergono in un’unica direzione: l’alimentazione ed il movimento sono armi di prevenzione, non solo nello sport ma nella quotidianità di tutte le persone. L’Italia sotto questo aspetto va avanti a passi molto lenti, ma stiamo leggermente migliorando». Grazie anche a questa serata si consolida sempre di più il legame tra Marco Bianchi, divulgatore scientifico legato anche alla Fondazione Veronesi, ed il mondo della Varesina: «Sì, sono felice di questo rapporto che funziona, che è più umano che lavorativo. I ragazzi dello Scoiattolo e della Varesina sono molto giovani, e questo va a loro vantaggio, perché sono di ampie vedute, riescono a capire e comunicare nel modo giusto certi messaggi. Una caratteristica che non è granché diffusa tra i giovani oggigiorno. Perciò è importante e positivo proseguire insieme a loro il cammino attraverso incontri così educativi».