Club Italia dalla prima all’ultima. Ecco i numeri e tutte le giocatrici che vedremo in campo la prossima stagiona al Palayamamay. Qui c’è il futuro della nostra pallavolo italiana.
La giocatrice con la maglia numero 1 è un’italo-nigeriana, classe 2000, opposto che arriva dalla Energy Volley, progetto pallavolistico della provincia di Parma. Ha una cugina d’eccellenza perché nella stessa squadra giocherà Paola Egonu, cugine nel segno della pallavolo. Si è distinta lo scorso anno nel Trofeo delle Regioni e nella selezione Under 18 femminile e quest’anno proverà il debutto serie A1.
La più esperta della squadra è una varesina doc. Elena Perinelli è una classe ’95 ed ha iniziato nel 2007 con l’Amatori Atletica Orago. Dopo il passaggio a Villa Cortese è arrivato il debutto in A1 con la maglia di Modena, poi Scandicci e San Casciano la passata stagione. Sarà lei il faro di questo nuovo giovane progetto.
Classe 2000 anche per la palleggiatrice Rachele Morello. Cresciuta e scoperta nella Lilliput di Settimo Torinese, realtà che tanto bene ha fatto nelle ultime stagioni sulle giovani e non solo.
5 Marina Lubian
Sempre del 2000 e sempre da Settimo Torinese anche la centralone Marina Lubian. 192 centimetri a disposizione di Club Italia per far crescere un’altra delle più promettenti verso i più importanti palcoscenici italiani e si spera internazionali. Con Marco Mencarelli si è laureata campione del mondo Under 18, lo scorso anno.
Numero sette per la giocatrice di Mercato San Severino. A pochi mesi dallo scudetto Under 18 e dalla promozione di A2 con VolleyRo Casal De’ Pazzi, Ferrara è pronta per indossare la maglia azzurra. Si occuperà della seconda linea con il ruolo di secondo libero.
8 Alessia Orro
Orro non ha certo più bisogno di presentazioni, negli ultimi mesi è stata catapultata nell’olimpo della pallavolo giocando da protagonista il torneo preolimpico e facendo parte della caporetto azzurra a Rio. Tanta esperienza è stata messa nel fienile e si è deciso che la sua crescita rimanesse al sicuro sotto l’ala di mamma e papà Club Italia. Sarà probabilmente l’ultima stagione con la maglia azzurra, poi ci sarà davvero bisogno di spiccare il volo a farsi le ossa che mancano.
Vessillo numero nove sulle spalle di un’altra delle veterane della squadra. Per la terza stagione rimarrà ad allenarsi al Centro Pavesi per dare continuità al progetto iniziato in serie A2 nel 2014/15. Una scelta di sicurezza per Cristiano Lucchi, grazie anche a lei sono arrivate due belle annate e certe volte, strada che vince non si cambia.
10 Chiara De Bortoli
Schiacciatrice veneziana classe 1997. Nemmeno il tempo di arrivare in A1 e ha già vinto uno scudetto con Conegliano. Un debutto che non è passato inosservato e ha convito la federazione a tenerla per farla crescere con un posto da titolare. Un colpo da tricolore in cui tutti sperano.
Piccola campionessa di Aprilia è del 1998 e anche lei ha fatto parte della fortunata spedizione azzurra Under 18 al mondiale di Lima in Perù. Sarà uno dei centri a diposizione di Lucchi e neanche a dirlo fa parte della super generazione di Volleyrò.
Originaria di Civitavecchia, schiacciatrice classe 1997. Arciprete è stata scoperta sempre a Roma dove si è allenata ed è cresciuta prima di approdare a Pesaro in serie A2. Un’annata importante che le è valsa l’approdo quest’anno nella massima serie.
Il numero tredici è di Giulia Melli. Schiacciatrice mantovana campionessa del mondo under 18 lo scorso anno. Lombarda di nascita, romana d’adozione. Volleyrò è stata la sua casa e quest’anno la grande chance di riempire una casella importante del massimo campionato italiano.
Sua altezza Botezat ha invece la maglia numero quattordici. C’è anche lei tra le rimaste dopo la scorsa stagione, anche se non ha potuto trovare tanto spazio come centro alle spalle di Danesi e Berti. I suoi 196 centimetri sono un tesoretto che deve sfruttare a pieno e con un po’ di fortuna, quest’anno, avrà decisamente delle possibilità in più.
15 Sara Cortella
È ancora più giovane delle più giovani. Classe 2002 e creatura del Volley Friends-Tor Sapienza di Roma. Ora il salto di qualità che è arrivato tanto presto a dimostrazione di quanta prospettiva possa avere in futuro.
L’altra giovanissima classe 2002 è Katarina Bulovic. In arrivo dall’Ata Trento, rinforza il reparto schiacciatrici e opposte. Dalla serie B1 il salto fino alla serie A1. Sembra apparentemente troppo lungo ma il tempo è dalla sua parte avrà tutto lo spazio per dimostrare il suo valore.
Dulcis in fundo, sua maestà Paola Egonu. Era attesa al varco olimpio. A qualcuna è piaciuta, ad altri meno. Qualcuno ha letto i tanti punti, qualcun altro i troppi errori. La prospettiva e le capacità di questa ragazza restano impressionanti considerando, qualora ce lo si fosse dimenticato, che ha ancora 18 anni. Su di lei poggia buona parte del futuro italiano, ma basta metterle fretta. Diamole il tempo che ha bisogno di avere.