– Non ci stanno. E ciò che avevano ventilato di fare ora l’hanno attuato. Un ricorso al Tar.
Il “Comitato Valle Olona” , sul futuro del polo chimico, ha più di una perplessità. E la sua decisione di adire il tribunale amministrativo regionale parte da una premessa chiara: il no secco a un piano attuativo che prevede la considerazione del futuro del polo chimico a pezzi e non nel suo insieme.
Al riguardo il discorso del presidente del Comitato emerso durante un’assemblea pubblica svoltasi ieri pomeriggio non si presta ad alcun fraintendimento: «Su quell’area che è in gran parte di proprietà della Chemisol – ha spiegato – non si sa ancora cosa si voglia fare lì, quanto sappiamo è che l’attuale scenario si prefigurerebbe con una parte produttiva e un’altra adibita ad attività commerciali lasciando in mezzo alle due parti un’area abbandonata a se stessa; poi Chemisol magari farà qualcosa di suo o venderà quella parte commerciale a qualcun altro che voglia realizzare altre attività ma questo scenario a ciambella proprio non ci piace; vogliamo che il discorso dell’area del polo chimico sia affrontato nella sua interezza e non a pezzi».
Catalano si è rammaricato anche di un fatto: «L’amministrazione di Castellanza si è almeno fatta vedere oggi, quella di Olgiate Olona non è venuta affatto e non ci spieghiamo il perché, era importante confrontarsi». Catalano denuncia come a suo avviso «Castellanza e Olgiate Olona si siano parlate per modo di dire». E si dice anche preoccupato del fatto che le rotatorie previste sul territorio a compensazione dell’attuazione del piano di Chemisol, sottoscritto peraltro dalla proprietà
con Olgiate Olona,«vengano al termine del piano attuativo stesso, tra una decina d’anni, o forse mai”» Insomma, ora la palla passa al Tar. Ma lei, la giunta castellanzese, che ne pensa? Le due voci sono state quelle di e , rispettivamente sindaco e assessore all’ambiente. «Il discorso riguarda la proprietà e il Comune di Olgiate Olona – ha spiegato la prima – e Castellanza, da esso, ha avuto da guadagnarci e non da perderci perché è previsto ottenga nuove rotatorie e un terreno per poter ampliare in futuro il cimitero; Castiglioni ha posto attenzione anche al discorso della bonifica dell’area su cui costante è il contatto tra Comune e Regione. Come finirà, adesso, sarà il Tar a deciderlo.