– Una app da centomila download non è cosa da tutti i giorni e se poi ci si aggiunge un californiano che ti “bussa” alla porta per entrare in affari con te, allora le cose si fanno ancor più interessanti. A partire dal fatto che, dietro a tutto ciò, c’è un ragazzo di 23 anni non ancora compiuti che, all’epoca, viaggiava su per giù sui ventuno. , dato anagrafico alla mano, è nato negli stessi anni in cui nasceva il web e, come il web, corre veloce.
Anche se al momento è ancora uno studente di informatica, che si aggira nelle aule a Bizzozzero per mettere a punto la sua laurea magistrale, ha un’attività tutta sua con il socio americano conosciuto appunto in Rete.
«La mia applicazione – spiega – si chiama “Sono qui!” ed è nata per caso mentre frequentavo un corso all’Università: un esame complementare che per me è risultato utilissimo e che riguardava appunto lo sviluppo di applicazioni per dispositivi mobili».
Come in molte leggende della rete, la lampadina per Matteo Tosi si accende tra corridoi e lezioni ed è condivisa con un compagno di corso, che poi l’abbandona. «Io però sono andato avanti nello sviluppo di questa applicazione per i dispositivi mobili android –
racconta – e ho trovato all’Università un luogo dove potermi mettere alla prova sperimentando la curiosità che ho sempre avuto per tutto quello che è legato al settore di cui mi occupo studiando».
In poche parole “Sono qui” è una applicazione che permette di condividere la propria posizione con i propri contatti, permettendo anche, attraverso l’uso di parole chiave, di prendere accordi per fissare ad esempio un luogo di incontro. Più facile a farsi che a dirsi: basta provare per credere, semplicemente scaricandola e mettendola alla prova.
Alla fine del 2012 Matteo ha messo a punto tutto quel che serve ad una app per funzionare, dal codice sorgente in avanti.
Così parte con la pubblicazione online. Il prodotto piace e, come accade in questi casi, un download tira l’altro in una catena continua e vorticosa.
«Il 16 novembre dell’anno scorso – dice ancora Matteo – venni contattato dal team della app del giorno: ero al quinto posto nella classifica nazionale delle applicazioni per android più scaricate nella sezione viaggi e info locali». È a quel punto che, dalla California, qualcuno si accorge di Matteo Tosi di Bolladello di Cairate e va a bussare al suo indirizzo.
«Al primo contatto – racconta Matteo – questa persona si offrì di acquistare il codice sorgente della mia applicazione». Un passo che gli avrebbe permesso di passare subito all’incasso. «L’alternativa che mi pose – racconta Matteo – fu quella di entrare in affari con lui per sviluppare ancora di più il progetto e vederne le possibili applicazioni nel mondo del lavoro connesse, ad esempio, alla creazione di un software gestionale».
Ed è questa la strada che Matteo sceglie puntando le sue carte. «Se anche il progetto dovesse naufragare – dice – sarà stata per me comunque una esperienza che mi avrà messo in contatto con il mondo del lavoro».
Il socio americano è l’amministratore delegato dalla Data Soft Logic, società che sviluppa tecnologie nel settore della sanità. Dietro il contatto non c’è un altro ragazzo in cerca di un futuro, ma una società già avviata, che vede nell’applicazione sviluppata dallo studente dell’Insubria, qualcosa di più di un semplice e divertente modo di ritrovarsi tra amici.