L’Aquila, 7 mag. (TMNews) – Un flusso di note musicali ha unito
oggi l’Aquila al Giappone. Nel capoluogo abruzzese, devastato
oltre due anni fa da un violento terremoto, è stato inaugurato
l’Auditorium del Conservatorio “Casella”. Si tratta della prima
delle opere promesse dalle potenze mondiali al G8 di due anni fa
e viene proprio dal paese che solo due mesi fa è stato messo in
ginocchio dal peggiore sisma/tsunami del dopoguerra e che si
trova ancora ad affrontare la più grave crisi nucleare dopo
Chernobyl.
“Mi congratulo sentitamente. Aver potuto contibuire, attraverso la costruzione (dell’auditorium), alla ripresa della città costituisce per il nostro paese motivo di grande gioia e onore.
Auspico vivamente che l’Auditorium divenga il palco di ferventi manifestazioni musicali, ancor più numerose che in passato”, recita un messaggio del primo ministro nipponico Naoto Kan, letto durante la cerimonia dall’ambasciatore Hiroyasu Ando, all’ultima occasione ufficiale prima del suo rientro in patria per un cambio della guardia a capo della sede diplomatica.
In un analogo messaggio il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha promesso che l’Italia darà un “segno tangibile” di aiuto al Giappone “così come Tokyo ha fatto con l’Aquila”. Il capo del governo ha ricordato che l’esecutivo ha dediicato quest’anno all’amicizia tra l’Italia e il Giappone e ha dato il via a una serie di iniziative per far sentire la solidarietà italiana.
E’ stato il direttore d’orchesta Tomomi Nishimoto. una delle più importanti esponenti nipponiche dell’arte musicale, ha dirigere la giovanissima Symphonic Band del conservatorio aquilano in un’esibizione molto applaudita. Dopo gli inni nazionali di Giappone e Italia, sono stati interpretati i temi del Gabriel’s Oboe di Ennio Morricone e il Bolero di Maurice Ravel.
“Anche io ho vissuto in passato l’esperienza di un terribile terremoto: 16 anni fa il Grande terremoto Hanshin (il sisma di Kobe del 1995,ndr.) e quindi capisco e condivido il dolore dell’Aquila”, ha raccontato a TMNews Nishimoto. “Ma non possiamo fermarci qua: spero che questa città torni a essere la città della musica e spero che in futuro questi musicisti aquilani possano venire a suonare in Giappone”, ha continuato il direttore d’orchestra.
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