Si chiama “VareseIn” ed è una neonata associazione di volontariato fondata da . Ogni giovedì mattina e venerdì pomeriggio le socie di VareseIn si ritrovano al lido di Varese dove, sotto la guida di una esperta insegnante, imparano a lavorare a maglia.
Si è così formato una sorta di circolino della maglia alle quali partecipano anche due ragazze con la sindrome di Down che fanno riferimento a un’altra associazione, “Varese con l’H”, che stanno apprendendo la tecnica della lavorazione a uncinetto. L’associazione è nata con l’obiettivo di realizzare una sciarpa in lana da guinness dei primati. Ma non solo.
Perché al momento, la fondatrice si sta dedicando a un altro progetto solidale che intende dare un supporto concreto a un’altra associazione presente sul nostro territorio, quella dei City Angels.
«Parlando con la referente dei City Angels di Varese – spiega Calabrese – è emerso che i volontari dell’associazione necessitano di circa 70 scaldacollo da regalare per Natale ai senzatetto della città. Così, mi sono proposta di realizzare questo scaldacollo attraverso l’associazione».
I City Angels, infatti, vorrebbero poter dare un dono ai propri bisognosi in occasione della distribuzione alimentare del Natale.
«Ogni anno prepariamo un pacco speciale per coloro che si affidano alla nostra assistenza – precisa , referente City Angels – Per far sentire loro un po’ di calore natalizio, cerchiamo sempre di aggiungere un presentino che possa far sentire l’atmosfera della festa, ma che lo stesso tempo sia loro utile. Abbiamo, quindi. pensato agli scalda collo».
Così, è iniziato il tamtam perché uno dei punti di forza di “VareseIn” è la capacità di fare rete, nel vero senso della parola. Infatti, la fondatrice ha aperto su Facebook un gruppo privato, “Quelli che lavorano a maglia”, al quale aderiscono donne che hanno la passione della lavorazione a maglia provenienti da tutta Italia.
«Davvero, tutto ciò di cui hai bisogno per diventare una brava Knitter è lana, ferri, mani e intelligenza appena sotto la media –
cita l’immagine di copertina del gruppo, riportando quanto dichiarato da – Naturalmente, un’intelligenza superiore, come la mia e la tua, è un vantaggio».
Il gruppo è dedicato a chi vuole imparare a lavorare a maglia, dalle principianti alle prese con il dritto e il rovescio, alle espertissime alle prese con la ventesima variante di un tallone nel millesimo paio di calzini. Uno dei motti del gruppo è “A noi non interessa l’erba cattiva, ma le pecore con la loro lana”.
Calabrese ha presentato l’idea della realizzazione dei 70 scalda collo da destinare ai senza tetto di Varese alle iscritte al gruppo che hanno approvato con entusiasmo il progetto.
Così, da Varese a Savona, c’è già chi si è messa all’opera, munite di uncinetto, lana e forbicine, per confezionare gli scalda collo. Ma questo non basta per rispettare le tempistiche di consegna.
«Abbiamo bisogno di “forza lavoro” – continua Calabrese – di volontarie che ci aiutino in questa impresa. Invitiamo chiunque avesse voglia di darci una mano, a presentarsi il giovedì e il venerdì al circolino della maglia che si riunisce al lido di Varese. Tutto l’occorrente, per chi non lo avesse, lo mettiamo noi».
Inoltre, l’appello è rivolto anche a tutte quelle persone che hanno in casa lana in eccesso.
«La lana non basta mai – continua Calabrese – Come associazione stiamo lavorando a due importanti progetti: quello della sciarpa più lunga del mondo è quello dedicato ai senzatetto assistiti dai City Angels. Quindi, tutta la lana che la gente può fornirci è ben accetta e verrà sicuramente utilizzata».