Per il piatto di questa settimana realizzato dalla chef Maura Gosio, proponiamo un vino siciliano prodotto con l’uva autoctona “Grillo”, vinificato in purezza.
In particolare siamo lieti di presentare il Grillo “Rocce di Pietra Longa” realizzato dalla cooperativa Centopassi – Libera Terra.
Questa cooperativa gestisce le terre confiscate alla mafia nella zona di Palermo, Trapani e Agrigento e prende il proprio nome dall’omonimo film dedicato a Peppino Impastato, giornalista siciliano ucciso da Cosa Nostra nel 1978.
Il vino è realizzato da uve coltivate in regime biologico
Si presenta di bellissimo color giallo-oro scarico; i profumi sono freschi e inebrianti e ricordano le note più delicate della macchia mediterranea, gli agrumi e la sapidità del mare.
La beva è molto gradevole e la pulizia di questo vino, solo all’apparenza “leggero e semplice”, esalterà i sapori del piatto e rinfrescherà le note della frittura.
Questa è la Sicilia che ci piace, in tutti i sensi.
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