A Varese c’è un nuovo modo di pensare alla depurazione delle acque. Presentato ieri mattina a Villa Recalcati il concorso nazionale di idee “Water is Alive. La depurazione come risorsa”, proposto dalla Società per il risanamento e la salvaguardia dei bacini della sponda orientale del Verbano Spa in collaborazione con la Provincia di Varese, l’Ordine degli Architetti di Varese e l’Ordine degli Ingegneri.
Il bando, che sarà pubblicato entro la fine di questo mese o al massimo nei primi giorni del mese di maggio è riservato a urbanisti, architetti e ingegneri iscritti agli albi dei relativi ordini professionali e prevede l’assegnazione di premi per un totale di 40 mila euro da parte di una giuria altamente qualificata.
Idee molto interessanti
«Sono sicuro-spiega Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia-che avremo progetti molto interessanti e quello che emergerà dal concorso sarà un paradigma da seguire in tutta la Lombardia e perché no in tutto il Paese». La finalità del concorso mira alla realizzazione di un progetto innovativo relativo alla dismissione di due impianti di trattamento delle acque fognarie, Porto Valtravaglia e Maccagno, e al potenziamento del depuratore di Luino per un costo stimato di oltre 9 milioni di euro. Grazie alla sinergia dei 30 comuni interessati, di cui 11 in provincia di Varese, si guarda con occhio diverso alla depurazione delle acque.
«La Provincia di Varese-spiega il Commissario -è più che attenta alla tematica della depurazione delle acque. I nostri depuratori sono datati perché siamo arrivati prima degli altri a considerare fondamentale la depurazione dell’acqua ma sicuramente vanno aggiornati sia a livello di impianti che a livello di impatto ambientale».
Un percorso didattico
Quindi i tecnici che parteciperanno al concorso dovranno mirare ad una depurazione di eccellenza che preservi l’ambiente e renda la risorsa idrogeologico-ambientale fruibile con un obiettivo di sostenibilità.«Perché eccellenza?-commenta il presidente di Verbano spa-Perché parliamo di territori ad alta vocazione turistica e perché un impianto di depurazione può diventare fonte di innovazione tecnologica».
Verrà inoltre pensato anche un percorso didattico nei due impianti dismessi, riservato alle scuole, per far avere alle generazioni future una maggiore consapevolezza della risorsa acqua e della sua rinnovabilità, fortemente legata all’intensità del suo sfruttamento.
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