Giù le barriere, per le persone svantaggiate c’è un lavoro vero: merito dell’inedita sinergia tra la Cooperativa sociale bustocca “Solidarietà e Servizi” e l’azienda Ict di Pesaro Nethesis, che ha affidato ai “ragazzi” impiegati nella Cooperativa l’intera gestione dell’assemblaggio e della logistica di alcune linee. Alcuni prodotti assemblati a Busto per Nethesis sono stati utilizzati a giugno al G7 Ambiente.
Solidarietà e Servizi è una cooperativa sociale “di tipo B” che opera a Busto Arsizio dal 1995 e si pone l’obiettivo di «introdurre o reintrodurre persone nel lavoro, non solo come fonte di reddito, ma anche come dimensione costitutiva della persona». Da un anno è partito il progetto di collaborazione con Nethesis, azienda di Pesaro specializzata nel settore Information Communication Technology, uno dei principali attori della scena “open source” italiana.
Con cura, pazienza e dedizione tre persone con disabilità psichica di età compresa tra i 35 e i 45 anni si alternano per un impiego part time di quattro ore giornaliere, prestando servizio come assemblatori per conto di Nethesis che ha creduto fin da subito nelle loro capacità. «Nell’ultimo anno – racconta il Ceo di Nethesis – i ragazzi hanno gestito ben 1500 spedizioni. Entrare nel laboratorio e vederli all’opera con passione ci rende orgogliosi e desiderosi di far sempre meglio».
L’accordo, un’iniziativa tipicamente win-win che porta vantaggi a tutti gli attori protagonisti, prevede che il team del reparto “Rigenesi” di Solidarietà e Servizi (dove i ragazzi lavorano per grandi brand su apparati router dismessi che vengono resettati, ripuliti e restituiti come nuovi) si occupi della gestione completa dell’assemblaggio e della logistica delle applicazioni NethSecurity e NethVoice e della spedizione di tutti i prodotti venduti da Nethesis sul suo portale “business to business”.
Si tratta di un lavoro di squadra, manuale, terapeutico, ma soprattutto «è un lavoro vero», come fa notare , responsabile area lavoro della Cooperativa, «un lavoro che ha una utilità reale per il cliente, che ci chiederà qualità, cura e impegno. Vero perché alle persone che lo svolgono, soci lavoratori assunti a tutti gli effetti, non sono concessi sconti sulla qualità o sulla fatica anche se siamo in un ambiente protetto. Si può sbagliare e riprendere mille volte, ma bisogna finire e finire bene, insieme, quello che si è cominciato». Talmente vero che Nethesis si è appoggiata alla squadra di Solidarietà e Servizi per assemblare due box usate per garantire l’accesso a internet in sicurezza al G7 Ambiente del 5 giugno scorso. Non proprio una commessa di poco conto.
Un progetto «duraturo e promettente», come sottolinea il Ceo di Nethesis, in cui business e solidarietà per una volta non sono due mondi poi così lontani. «Oltre all’ottimo servizio che riceviamo – ammette Manoni – dobbiamo imparare tanto da loro sul valore e sul significato vero del lavoro. È bello contribuire alla valorizzazione del loro talento».