Gavirate, località situata sulla sponda del Lago di Varese, ha recentemente deciso di mantenere il divieto di balneazione nella propria area lungolago, nonostante la qualità dell’acqua rispetti gli standard per la balneazione. Questa decisione è stata adottata dalla giunta comunale a causa delle condizioni non ottimali della riva, che resta parzialmente allagata a seguito delle recenti esondazioni.
Sulla riva varesina del lago, alla Schiranna, i bagnanti possono già godere delle acque del lago, che sono state dichiarate idonee per la balneazione. Tuttavia, nella sponda di Gavirate, la situazione rimane diversa. Sebbene i test sulla qualità dell’acqua abbiano confermato la sicurezza per il nuoto, la giunta ha scelto di posticipare l’apertura al pubblico a causa delle difficoltà logistiche legate alla riva ancora parzialmente allagata.
Le recenti esondazioni hanno lasciato segni visibili sulla riva di Gavirate, creando una situazione che, pur non compromettendo la qualità dell’acqua, rende difficile garantire un ambiente sicuro e accessibile per la balneazione. Questo stato di cose limita l’accesso al lago e penalizza il lungolago di Gavirate, noto per essere una meta popolare durante le giornate di sole.
La decisione di mantenere il divieto di balneazione è stata quindi guidata dalla necessità di assicurare la sicurezza dei bagnanti e la fruibilità della riva. Nonostante questo, la zona rimane molto frequentata nei giorni di bel tempo, con visitatori che si recano lì per passeggiate e relax.
La giunta di Gavirate ha promesso di monitorare attentamente la situazione e lavorare per migliorare le condizioni della riva. Con la speranza di un’estate futura più favorevole, i residenti e i turisti possono attendere con ottimismo l’eventualità di una riapertura alla balneazione non appena le condizioni lo permetteranno.