Una decina di giorni ancora di lavoro sotto traccia, prima di uscire finalmente allo scoperto e presentare quelli che saranno gli esiti dell’intensa e certamente non semplice opera di raccolta di vecchi e nuovi sponsor.
La Pallacanestro Varese è impegnata al massimo e su più fronti in questa prima metà di luglio, con l’ufficio marketing a capo fitto sulla definizione del budget 2014/2015 e l’area tecnica in missione negli Usa, alla ricerca di talenti emergenti e affari dal miglior rapporto qualità-prezzo. «Fra il 20 e il 25 luglio tireremo le somme di quanto abbiamo fatto e ve ne renderemo conto» racconta il presidente Stefano Coppa, figura chiave, quando si parla di finanze biancorosse, fin dalla nascita del consorzio Varese nel cuore.
«Novità sostanziali non ce ne sono: non abbiamo cioè chiuso per ora trattative per quanto riguarda gli sponsor principali e certamente la situazione non è semplice, ma anche se i giorni pian piano stanno passando io sono ottimista di natura e non cambio certo atteggiamento» spiega Coppa, «anche perché basta un attimo perché arrivi quella svolta che fa passare dal crepuscolo all’alba».
Svolta che i tifosi aspettano con ansia anche sul fronte mercato, a cominciare dalla risoluzione della vicenda-Polonara. «E credo che in proposito arriveremo al dunque nel fine settimana, anche perché Vescovi rientrerà dagli Usa venerdì e quindi penso che fra sabato e domenica avremo una risposta. Non ho parlato direttamente con Achille, ma è certo ed evidente che non ha detto immediatamente no alla nostra proposta. Ci sta pensando, valutando le possibilità che gli può offrire il mercato».
Una scelta, quella di Polonara, che influirà direttamente sul progetto. «La proposta che gli abbiamo fatto è importante per noi sia dal punto di vista economico che per quanto riguarda le sue prospettive di crescita, perché stiamo parlando di un giocatore intorno al quale costruiremmo la squadra e che potrebbe indirizzarci verso la formula del 5+5 (5 italiani + 5 stranieri senza vincolo di passaporto, ndr), anziché sul 7+5 (4 comunitari, 3 extracomunitari + 5 italiani, ndr)». Da questa decisione scaturirà poi la scelta degli altri italiani da inserire nel roster. «E l’uscita di Marco Portannese dal contratto con Capo d’Orlando non è direttamente legata a una trattativa con noi, che al momento non c’è» afferma Coppa. «Se ne parlerà semmai più avanti quando avremo definito gli elementi di prima fascia, dato che Portannese è un giocatore di sicura prospettiva, ma che non può essere al momento considerato da quintetto».
Dagli Usa intanto, il trio Vescovi-Giofrè-Pozzecco, impegnato in questi giorni a Orlando per la Summer League, trasmette alla base riscontri interessanti. «Mi riferiscono che il livello quest’anno è alto e lo dimostra il fatto che molti club europei si stanno muovendo per mettere sotto contratto i rookie» spiega Coppa. «È chiaro che faremo le nostre valutazioni, cercando di aggiudicarci il meglio possibile sulla base del budget a disposizione».
© riproduzione riservata