C’è anche un inventore o, come si dice oggi, un maker varesino, al Maker Faire di Roma, la più grande fiera dell’innovazione iniziata ieri nella capitale e che si concluderà domenica.
A rappresentare i colori della nostra provincia c’è il giovanissimo Giovanni Trapella, 16 anni, di Sesto Calende, il quale, nonostante la giovanissima età, è già alla seconda partecipazione alla kermesse romana, nata per soddisfare un pubblico di curiosi di tutte le età che vuole conoscere da vicino e sperimentare le invenzioni create dai makers contemporanei.
Trapella presenta il suo progetto “Don’t Forget Me”, che nasce per risolvere un problema quotidiana che affligge tante persone. Sarà capitato anche a voi di dimenticare il portafogli o le chiavi di uscendo da casa o dal camerino di prova di un negozio, oppure qualche altra cosa che vi serviva proprio quel giorno; il dispositivo inventato dal maker di Sesto Calende farà in modo che non accada più.
Il progetto elaborato da Trapella è stato realizzato con una stampante 3D, con un lasercutter e con una scheda Arduino che all’apertura della porta avviserà con un segnale acustico se qualche oggetto è stato dimenticato su un apposito supporto, posizionato all’interno dell’abitazione o del camerino. Un’idea che al giovanissimo inventore è venuta quasi per caso, nel camerino di un negozio di un centro commerciale.
«Dovevo provare dei pantaloni – racconta Giovanni – ho tolto dalle tasche portafoglio e chiavi per evitare che cadessero sul pavimento e mi sono reso conto che non c’era nessun supporto per appoggiarli se non uno sgabello dove c’erano già i capi da provare; ho pensato che sarebbe stato utile progettare qualcosa che svolgesse la doppia funzione di supporto e di “memoria” per non correre il rischio di dimenticare qualcosa». Un’idea che si è sviluppata nei giorni successivi,
estendendola alla vita di tutti i giorni, per evitare di rimanere chiusi fuori di casa per aver dimenticato all’interno le chiavi, costretti a rivolgersi al fabbro o ai vigili del fuoco. «Devo ringraziare il Faberlab di Tradate e Angelo Bongio che mi ha permesso di utilizzare il lasercutter e Erica Contran che mi ha aiutato nell’elaborazione dei files necessari per realizzare le parti in legno del progetto». La storia di Giovanni inizia proprio al Faberlab, dove il maker stese frequenta un corso nel 2014 per imparare ad utilizzare la scheda Arduino. «Mi si è aperto un mondo» commenta Trapella a cui piace sperimentare, cercare nuove applicazioni e condividere con gli altri le conoscenze. Durante la European Maker Week 2016, grazie al supporto del comune di Sesto Calende, ha tenuto workshop e dimostrazioni pratiche su modellazione e stampa 3D, Arduino, oltre a un laboratorio per bambini. Giovanni non si sbilancia sulla prossima invenzione, ma qualcosa bolle in pentola. «Spero di trovare qualche azienda interessata a produrre “Don’t Forget Me”, penso sia un oggetto utile e dal costo contenuto». Un altro sestese è protagonista alla fiera romana: Renato Marzano terrà un talk per spiegare come “animare” oggetti creati utilizzando il Lego Mindstrom Ev3 tramite Open Roberta. Grazie alla figlia Chiara, di 10 anni, si occupa di tematiche relative all’insegnamento della programmazione per bambini.