Il marito morì nell’incidente Alla vedova il conto della pulizia

VENEGONO INFERIORE A luglio il marito morì in un incidente stradale a Venegono Inferiore, nel cuore del Parco Pineta: ora la vedova si è vista recapitare a casa da una società di Roma il conto di mille euro per la pulizia della carreggiata. Una beffa dal sapore amaro. La vittima, un pensionato residente a Castelnuovo Bozzente, nel Comasco, era finita contro un albero.

Eleonora Smorgon è rimasta a dir poco sconcertata quando le è stato recapitato un avviso generico di richiesta di risarcimento danni di 960 euro. Si è domandata chi potesse chiederle i danni, considerato che nel sinistro in cui morì il marito non rimase coinvolto alcun altro mezzo, né persona. Augusto Spolaore – pensionato di 76 anni – il mattino del 5 luglio scorso, colto da malore mentre era alla guida della sua auto, finì contro un albero lungo la provinciale via per Castelnuovo a Venegono Inferiore.

La strada che collega le province di Varese e Como e passa attraverso il parco Pineta.
Scombussolata, ha chiesto aiuto al vicesindaco di Castelnuovo, Pier Carlo Castelli: «Mi ha mostrato – racconta – la lettera inviatale dalla compagnia di assicurazione per avvisarla che qualcuno aveva richiesto dei danni, senza però fornire i dati del richiedente, come da prassi. Abbiamo ipotizzato che le chiedessero un risarcimento per il danneggiamento della corteccia dell’albero contro cui era finita l’auto del marito. Abbiamo fatto una verifica con il parco Pineta e la Provincia di Varese, scoprendo che non avevano presentato alcuna richiesta di danni. Anzi, abbiamo appurato l’esistenza di un’ordinanza del marzo 2011 con cui la Provincia di Varese aveva provveduto a individuare con vernice bianca le piante pericolose e pericolanti affinché chi di dovere le tagliasse; non è stato ancora fatto. Proprio contro uno di questi alberi si è schiantato Augusto Spolaore».

Non venendone a capo, la vedova ha autorizzato il vicesindaco a richiedere all’assicurazione i dati del reclamante i danni. A quel punto, si è appurato che la richiesta era stata presentata dalla società Sicurezza Ambiente spa, con sede a Roma, intervenuta sul luogo del sinistro – attivata dalla stazione dei carabinieri di Tradate – per l’asportazione di residui solidi e liquidi sversati a seguito dell’urto e per il ripristino delle condizioni di sicurezza della strada.
Risarcimento che non pagherà direttamente la vedova, ma l’assicurazione. In linea teorica può essere richiesto il pagamento del ripristino, nel caso specifico però si apre un piccolo giallo. L’ente proprietario della strada – Provincia di Varese – non ha stipulato una convenzione con Sicurezza Ambiente, come sottolinea l’assessore provinciale alla viabilità Aldo Simeoni: «Faremo una verifica per capire a che titolo e per conto di chi sia intervenuta questa società, con la quale non abbiamo alcun accordo».

b.melazzini

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