Una splendida mattina di caldo estivo e di sole ha baciato, sabato, la giornata inaugurale del Mercato della Terra del Piambello nel rione di San Cassano, ad Induno Olona, alla presenza del presidente della Provincia , del sindaco di Induno , del presidente della Comunità Montana del Piambello e dei delegati varesini di Slow Food, artefici dell’iniziativa che si rinnoverà la mattina del secondo sabato di ogni mese.
Una ventina di bancarelle di produttori locali di tipicità a km zero per lo più provenienti dall’area territoriale del Piambello, con qualche eccezione per quanto riguarda lo zafferano, il riso e poche altre preziosità, hanno animato fino alle 14 un luogo che, come ha sottolineato il primo cittadino, sta tornando da qualche mese ad essere teatro di socializzazione come era un tempo: dalla fine di luglio, infatti, il piazzale ospita, sempre al sabato mattina, anche l’Agrimercato Campagna Amica di Coldiretti.
Un contesto molto particolare, un tempo di forte aggregazione perché legato al circolo indunese, ma divenuto negli anni un parcheggio a fianco del fabbricato e lasciato a se stesso, che sta lentamente riqualificandosi grazie alla collaborazione dell’azienda sociosanitaria municipale indunese A.S.Far.M, artefice del restyling dell’arredo urbano dell’area e che da anni promuove iniziative legate alla corretta cultura alimentare: ne sono la prova le statue simbolo di Expo 2015 di Dante Ferretti esposte nel quartiere.
Ecco quindi il segreto della nuova vita di San Cassano, che legandosi ad iniziative legate al recupero della genuinità e dei sapori di casa nostra da salvaguardare si trasformerà a partire dall’appuntamento di Novembre anche in un teatro a cielo aperto di laboratori per l’educazione al gusto del consumatore, secondo la filosofia di Slow Food del buono, pulito e giusto: tre concetti che dovranno – ha sottolineato con vigore , fiduciario su Varese – sensibilizzare fortemente il consumatore.
Un progetto che vede la collaborazione di diversi protagonisti del territorio in azione, compresa la Pro loco di Induno, e che finalmente, pur non senza intoppi, ha preso avvio, fortemente voluto in particolare da , assessore alla cultura dimissionario da pochi giorni per motivi legati alla sua professione di autore televisivo. I Mercati della Terra sono molti ma non diffusissimi: quello di Induno – ha spiegato con orgoglio , presidente di Slow Food Lombardia – è il quarto nella nostra regione.
Un attrattore che coinvolgerà non solamente produttori e consumatori (o co-produttori, come da visione Slow Food) nell’elaborazione di una cultura del gusto sana, equilibrata, responsabile nei confronti del territorio in molteplici valenze, ma anche, nelle intenzioni, le scuole della Comunità Montana. Per festeggiare, Slow Food ha offerto una paniscia col Maratelli della Cascina Canta di Novara, entrato nell’Arca e riportato in vita dagli ultimi eredi del pioniere italiano dei risi dopo trentacinque anni di oblio.