«Il mito di Pantani mi ha portato fin qui»

Luca Chirico, ciclista varesino al primo anno tra i professionisti

Nessuno sta a sentire i perdenti, diceva un tempo Arthur Ashe. È una frase che Luca Chirico probabilmente conosce bene, perché è un ragazzo abituato a vincere, e quando non lo fa, si arrabbia di brutto. Varesino di Porto Ceresio, 22 anni, segni particolari: mentalità vincente. Da quest’anno è un professionista alla Bardiani CSF, e ha iniziato subito a fare sul serio.

Ho avuto un inizio buono, sono in una squadra di giovani, mi trovo bene con i compagni. La squadra l’anno scorso è andata forte, ci sono tante aspettative dopo le tre vittorie al Giro.

Da quest’anno cambia tutto, l’anno scorso lavoravo per arrivare dove sono oggi. Adesso ci sono, ho realizzato un sogno, faccio il lavoro che mi piace. Ma è sempre un inizio, perché è un lavoro che si basa sui risultati. Se questi non arrivano, non duri molto. Quindi ho voglia di lavorare duro per crearmi una grande carriera.

Il mio sogno è quello di partecipare al Giro, cercherò di farmi vedere il più possibile ora. In Oman è stata la mia prima esperienza con i più forti, c’erano tutti, e nelle prime tappe ho faticato di più, poi sono entrato in ritmo. Essendo al primo anno il Giro me lo devo conquistare, quindi mi servono i risultati. Ci proverò, mi sento all’altezza di questo ruolo.  

Ho sempre amato il Giro di Lombardia, è una corsa che mi è sempre piaciuta perché si adatta bene alle mie caratteristiche, poi si corre più o meno vicino a casa, conosco lo strade. Non so se correrò il Giro, ma Il Lombardia spero di farlo già quest’anno, darei qualsiasi cosa.