Nel mondo del calcio dilettantistico, da un anno a questa parte, c’è una bella novità, a dir poco rivoluzionaria. Ad introdurla ci ha pensato Mirko Mantegazza, che nel calcio di periferia ha una lunga esperienza prima da giocatore e poi da dirigente.
La rivoluzione si chiama Faceball, un nuovo social network che unisce tutte le figure che gravitano attorno a questo piccolo grande mondo. Lasciamo però la parola a lui, che ci spiega tutto quanto: «L’idea è nata dalla mia esperienza nel campo del mondo dilettantistico, prima da giocatore e successivamente da dirigente. Con questo social network, che assomiglia molto a Facebook anche nel nome, ho voluto creare una rete che unisse tutte le persone che giocano e lavorano in questo ambito. È un servizio gratuito, in cui ognuno è libero di caricare il proprio profilo ed il proprio curriculum da calciatore, che rimane a disposizione delle società che cercano giocatori».
Dopo poco più di un anno di vita, FaceBall ha già riscosso discreto successo: «Il social è nato nel giugno dell’anno scorso. Gli iscritti per ora sono circa cinquecento, che in realtà non sono pochi. Però conosco le potenzialità di questo servizio, e so che può fare molto di più. L’obiettivo è raggiungere numeri molto più alti, anche perché per ora inizia ad essere molto conosciuto nel Varesotto ma l’obiettivo è di allargarlo a tutta Italia.
È nato anche un blog che riporta i risultati di nove gironi tra Terza Categoria e Serie D, stiamo cercando di entrare sempre di più in contatto con i diretti interessati, perché è un servizio che può aiutare molto il calcio dilettantistico a crescere. Nel mondo di internet, perché non sfruttare questa possibilità di migliorare? Essendo poi molto simile a Facebook, c’è anche l’opzione della chat».Ma non solo. FaceBall, infatti, negli intenti è stato studiato anche per essere un grande strumento per lo scouting: «Le società professionistiche usano WyScout, che è più complesso. FaceBall invece è di facile utilizzo, è una via di mezzo tra Facebook, LinkedIn e TripAdvisor, ma è settoriale, è solo per il calcio dilettantistico. Questo è un mondo in cui manca un curriculum, una scheda tecnica del giocatore. Ci si basa sempre molto sul sentito dire e sul passaparola. Con FaceBall le società invece possono cercare i giocatori per ruolo, area geografica, e magari attraverso i video valutarne anche le possibilità». Un’ulteriore arma in più è rappresentata dal fatto che la piattaforma è accessibile praticamente a tutti: «Ci si può iscrivere dopo il tredicesimo anno di età. Non serve per forza essere calciatori, ma si possono iscrivere anche allenatori, preparatori, dirigenti, direttori sportivi, segretari, massaggiatori, osservatori. È una vetrina del calcio dilettantistico ed è aperta praticamente a tutti. Anche gli amatori e gli svincolati possono iscriversi e cercare una squadra».
Oltre ad essere l’ideatore, Mirko è anche lo sviluppatore di FaceBall: «Ho fatto tutto io, l’ho pensato e poi ho messo in pratica l’idea. Poi ho ricevuto l’aiuto ed il sostegno di due persone che sono molto conosciute nell’ambiente varesino a livello calcistico. Hanno creduto in questo progetto che io chiamo rivoluzionario, spero che FaceBall possa crescere sempre di più».
Insomma, grazie a FaceBall nel Varesotto basta davvero poco per andare in Rete, In tutti i sensi.