Il Museo Civico Archeologico di Sesto Calende si arricchisce di due nuove sale e di corredi di tombe della Civiltà di Golasecca. Oggi alle 11.30 sono stati inaugurati gli spazi espositivi di piazza Mazzini, nel palazzo comunale. Nell’ambito dell’inaugurazione l’Assessorato alla Cultura con la Soprintendenza ai beni Archeologici della Lombardia ha predisposto un “Weekend al Museo” (oggi e domani) con visite guidate per ragazzi e adulti a cura del geologo Cristiano Nericcio (dalle 15 alle 18) e uno spettacolo teatrale per bambini.
L’ampliamento del museo, atteso da qualche anno, rappresenta il tassello conclusivo d’una serie di interventi che hanno interessato il municipio, i suoi cortili e gli uffici. «È il raggiungimento d’un traguardo importante che mi ero prefissata – spiega con orgoglio l’assessore alla Cultura Silvia Fantino – Sono riuscita ad ottenere dall’amministrazione comunale le risorse per ovviare alle conseguenze negative di interventi attuati in un passato recente e che abbiamo dovuto smantellare. Oggi il museo è bellissimo, fruibile anche da gruppi numerosi e da portatori di handicap, essendo state eliminate le barriere architettoniche. Un museo degno di una città, migliorato anche grazie all’apporto del curatore Mauro Squarzanti, della Soprintendenza che l’ha dotato di nuovi reperti, di Alessandro Guerroni che ha dato dei suggerimenti preziosi per alcune scelte, e di Loredana D’Agaro, la bibliotecaria che come un segugio ha incalzato operai e tecnici per far eseguire i lavori».
Il polo museale oggi dispone di due nuove sale, una sottotetto e una soppalcata. «Una sala più didattica, è dedicata agli abitati della Cultura di Golasecc – spiega Mauro Squarzanti, Curatore onorario del museo – mentre l’altra ospita una suggestiva ricostruzione ambientale dell’Alto Medioevo sestese riferito all’area di San Donato-San Vincenzo. Qui sarà esposto per la prima volta l’Evangelario di San Donato. Altro reperto di spicco è la pietra di fondazione della chiesa di San Bernardino trovata nel 1959 negli scavi di piazza Garibaldi. Nella sala sottostante invece è esposta la Necropoli Moncenisio (Via Carera) scavata nel 1995 che presenta reperti di sepolture risalenti al VIII e VII secolo a.C. con sei nuovi corredi funerari.Di grande interesse la sezione dedicata agli ipovedenti con la ricostruzione tattile di due corredi tombali, mentre un angolo video propone ai visitatori un filmato che girerà in loop sulla Cultura di Golasecca”.
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