Dal vicino Piemonte la Popillia Japonica approda in Lombardia. La notizia dell’avanzata di questo dannoso insetto, originario del Giappone e rinvenuto per la prima volta nel Parco del Ticino nell’estate 2014 è confermata da Coldiretti Lombardia e ha messo in allarme anche i Comuni del Varesotto.
La Popillia è un pericoloso parassita in grado di colpire tutte le specie vegetali: dai prati alle piante ornamentali, dagli alberi da frutto ai vigneti. «Purtroppo – commenta , presidente di Coldiretti Lombardia – negli ultimi dieci anni abbiamo assistito a una vera e propria esplosione di specie straniere che si diffondono nei nostri territori perché non hanno antagonisti naturali che invece trovano nei loro paesi d’origine».
L’insetto, un coleottero innocuo per l’uomo, ma altamente dannoso per tutti i tipi di coltivazioni, si sta diffondendo enormemente grazie allo sviluppo dei collegamenti aerei con il continente asiatico, del quale è originario. Atterrato all’aeroporto di Malpensa, il coleottero ha rapidamente colonizzato le zone circostanti.
Secondo gli studiosi, si sposta sfruttando la mobilità degli automobilisti, attaccandosi alle vetture e sbarcando in zone sempre nuove da colonizzare. Le amministrazioni comunali, in collaborazione con le Asl e le aziende agricole del territorio, hanno ideato dei piani di intervento massicci, grazie ai quali si conta di disseminare il territorio di trappole per gli insetti e di bonificare le aree a rischio tramite prodotti biologici e non dannosi per l’uomo.
Ma che tipo di trappole si possono utilizzare per catturare questi insetti dai riflessi verdi e ciuffetti bianchi lungo il corpo che tanto assomigliano ai maggiolini nostrani? Nelle aree a parcheggio sono posizionati contenitori di plastica irrorati da una cospicua dose di feromoni che attraggono questi coleotteri e li fanno cadere in trappola. Al momento questa è l’unica soluzione escogitata per combattere l’invasione.
Ogni anno nel periodo estivo queste infestazioni colpiscono la nostra vegetazione: ricordiamo la Processionaria nel 2010 e l’Euprottide che nel 2011 fu combattuto con voli disinfestanti sulla frazione sestese di Coquo; la lotta al Cinipede del Castagno del 2013 a Vergiate e Sesto. E altri invasori come il tarlo asiatico e la vespa del castagno.