Una famiglia è unita, serena e forte quando tutti i pezzi del puzzle si sistemano al loro posto naturale. Il Varese per ora vince e convince, in Coppa Italia ed in campionato, ma non sempre il campo è l’unica cosa che conta. Domenica si torna a casa, al Franco Ossola, nel giardino di famiglia, quel luogo in cui affinché tutto funzioni, tutto deve essere al proprio posto. Dunque, non può esserci esordio al Franco Ossola senza di lui,
senza l’Alfredo Luini, il primo tifoso biancorosso da oltre cinquant’anni. Non esiste categoria, non esiste avversaria, non esiste nulla, solo il Varese per lui. Gli anni passano e la salute è sempre precaria, però il richiamo di Masnago è troppo forte per rimanere inascoltato. Come ci racconta Enzo Rosa, domenica l’Alfredo sarà al suo posto per la gioia di tutti noi: «Sì, lo confermo, l’Alfredo verrà allo stadio per l’esordio in Serie D contro la Folgore Caratese (domenica ore 15), ma il merito non è mio. Dobbiamo ringraziare Roberto Bof che si è impegnato affinché questo fosse possibile, ha contattato la Sos Malnate che si è resa prontamente disponibile. Grazie a queste persone, il nostro primo tifoso sarà in mezzo a noi per la prima in casa di questa stagione. Mi auguro, salute permettendo, di poterlo vedere a bordo campo ogni domenica. Sarebbe emozionante e sarebbe una spinta a fare meglio ogni volta». La presenza dell’Alfredo non è scontata, non è semplice e non passa inosservata: «Lui fa parte di questa grande famiglia, ognuno di noi lo ha a cuore. É una mascotte a cui tutti vogliamo davvero bene, se c’è lui allo stadio siamo al completo. Poi lo sappiamo, la salute non lo aiuta e molte volte ha dovuto rinunciare, l’anno scorso però ne ha viste diverse e sappiamo come si è conclusa la stagione. Ci porta fortuna, ci ha sempre portato fortuna, per lui il Franco Ossola è una seconda casa ed è sempre bello averlo tra noi». La stagione, come dicevamo, è partita con il piede giusto: «Il gruppo di quest’anno è forte, abbiamo dei ragazzi giovani che si sono rivelati fortissimi e con la testa sulle spalle, con voglia di arrivare. L’atmosfera di Cuneo mi ha fatto vivere una bella sensazione, un ritorno all’antico, la squadra in campo con lo spirito giusto. Siamo ripartiti alla grande, abbiamo ritrovato dopo un’estate difficile il nostro senso di famiglia, una famiglia in cui non può assolutamente mancare l’Alfredo. Perché a Varese, se manca la sinergia di tutti, c’è sempre qualcosa che non va, lo percepisci. Per vincere, per spiegare le vele, servono tutti coloro che vogliono bene al Varese. Lo sappiamo, Alfredo è una di queste persone e siamo contenti di riaccoglierlo a bordo campo, grazie ad Sos Malnate, a Roberto Bof e a tutte le persone che hanno contribuito al suo ritorno».