Se avete mai visto una vecchia serie tv chiamata “Cheers”, mi sarà semplicissimo descrivere l’atmosfera che si respira nel Forum Varese Fans Basket.
Quella serie era incentrata su un particolare bar e nella sigla iniziale si cantava “Tu vuoi andare dove tutti sanno il tuo nome”. Vfb è esattamente questo, a parte il fatto che non necessariamente “Tutti sanno il tuo nome”. È una comunità virtuale, che è nata per una passione, la Pallacanestro Varese, ed è cambiata fino a diventare una famiglia, dove si ride e talvolta si piange. Ieri, si è pianto, per “Il giorno di dolore che uno ha”. La scomparsa del nostro caro Mangusta ci ha tirato fuori dai Pc e dagli smartphone e ci ha portato al Binario Zero di Busto Arsizio per una serata di tristezza, allegria, amarcord e parecchia scemenza.
Attorno alla famiglia vera di Mangu, alla moglie Laura e con un amico da Venezia o per meglio dire da Reyer Instict, il forum dei tifosi veneziani. Uno che, per dire, ha preso il treno per essere lì e per mettere una faccia e (parecchio) corpo davanti ad un nickname. Attorno ad un tavolo abbiamo condiviso e mi si passi il termine “celebrato” un dolore. Una separazione dura e per certi versi inacettabile, la cui condivisione è stata però molto terapeutica.
Un’esperienza che ha cambiato un po’ la vita a chi come me è cresciuto nel mito della amici alla Gabriele Salvatores, i compagni di liceo pochi ma buoni. Tra “affettuosi saluti” alle squadre rivali e cori d’antan abbiamo voluto ribadire una certa superiorità del basket a certe logiche oramai decrepite che vogliono i tifosi zotici e pronti alla rissa. Abbiamo voluto ripeterci che tra persone mature e di buon senso si può con l’ironia, anche acida, gestire ogni passione ed ogni rivalità.
Per chi non è nato con internet a disposizione, potrà sembrare tutto un po’ strano, ma il mezzo non spaventi. Funziona proprio come in un bar. Ci vai al mattino o ci passi la sera dopo il lavoro. Fai nuove amicizie, magari conosci tua moglie (è successo!), ti fai qualche sana litigata. E poi ci torni. Nelle pieghe dei vari thread ad oggi ci sono (per dire) quasi quattrocentocinquantamila messaggi.
Tra di loro, anche quelli di Daniele, per noi Mangusta. Mangusta era un piccolo gigante, un maestro dell’essere e dell’agire. Uno che ci ha messo la faccia, sempre. E”metterci la faccia” sarà io credo il suo massimo insegnamento per coloro che vorranno onorarci della propria presenza nel “suo” forum, perchè da noi, anche se abbiamo i nostri nick, la faccia ce la dovete mettere. Sempre.
PONCHIAZ “IL CATTIVISSIMO”
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