Il nuovo ospedale cerca un’area dove poter sorgere

Sanità - Commissione al lavoro con i sindaci Antonelli e Cassani. Servono 180 mila metri

– Nuovo ospedale unico, il “comitato di pilotaggio” entra subito nel merito: «Primo nodo da sciogliere, l’individuazione dell’area» afferma l’assessore regionale al welfare Giulio Gallera. Serve un terreno di dimensioni minime tra i 140 e i 180mila metri quadrati. «Siamo partiti con il piede giusto» commenta il sindaco Emanuele Antonelli. La “cabina di pilotaggio” che dovrà far decollare l’ambizioso progetto del polo sanitario che sostituirà i due ospedali di Gallarate ha iniziato i suoi lavori ieri in Regione Lombardia,

alla presenza dei sindaci Antonelli e Cassani. «La creazione di un ospedale unico rappresenta una grande sfida per Regione Lombardia perché ci proietta direttamente nel futuro e sarà concreta espressione della riforma sociosanitaria che stiamo attuando sul territorio – le prime parole a caldo dell’assessore al welfare Giulio Gallera – oggi abbiamo riunito tutti gli attori coinvolti e insieme ai tecnici del Politecnico di Milano, della Liuc di Castellanza e dell’Università Statale di Milano, abbiamo avviato i lavori per la costruzione del primo ospedale “post-riforma”». Come auspicato dai sindaci alla vigilia, la riunione non si è limitata alle presentazioni di rito, ma è subito entrata nel merito dei temi da affrontare, visto che l’assessore Gallera auspica di poter avere dal tavolo delle indicazioni operative già entro la fine dell’anno. «Il primo nodo da sciogliere è certamente l’individuazione dell’area – ammette Gallera – ho espressamente chiesto alle amministrazioni coinvolte di predisporre una lista di opzioni tenendo conto di alcuni parametri, come accessibilità, salubrità dell’area, protezione idrica ed eventuali esigenze di bonifica». Il primo “compito a casa” per i due sindaci sarà infatti quello di predisporre, nel giro di un mese, delle schede dettagliate sulle possibili aree da mettere in gioco. La partita è aperta. Le «dimensioni minime» della superficie, su cui Asst e Ats hanno convenuto di ragionare, sono tra i 140 e i 180mila metri quadrati. Su un costo complessivo previsto per l’operazione attorno ai 200 milioni di euro, il peso dell’acquisizione dell’area, se agricola, sarebbe attorno ai due milioni di euro. «Il tavolo è di qualità, ed è partito bene, subito sul pezzo – afferma il sindaco Antonelli – sono fiducioso sul buon andamento dell’operazione. Anche perché è emersa grande attenzione sul futuro delle aree degli attuali ospedali, per le quali i cittadini mi stanno esprimendo la loro preoccupazione». E per il gallaratese il «supporto tecnico dei professionisti» in questa fase è «di fondamentale importanza».