Questione di giorni, forse di ore, e poi il Varese avrà una nuova proprietà.
Tempi stretti. La cordata italo-svizzera pronta a subentrare nell’attuale cda avrebbe già raccolto le liberatorie di Laurenza, Vitiello e Fabozzi, e sarebbe in attesa di ricevere anche quella di Montemurro, per la quale serve l’ok del Tribunale di Milano. Dovrebbe arrivare questa settimana, forse già oggi.
C’è il massimo riserbo sui nomi, ma non sugli obiettivi che questi nomi porteranno in via Manin: risanamento dei conti,
varesinità del progetto, costruzione di una squadra competitiva e ritorno (pressoché immediato) in serie B.
Il dg biancorosso Beppe D’Aniello lo ripete da giorni: «Ho contatti quotidiani con questa cordata. Sono persone serie e con le idee molto chiare, e questo è il minimo per evitare altri errori».
Molto difficile, se non impossibile, prevedere le scelte che saranno fatte sul piano tecnico e sportivo. Un quadro chiaro si avrà solo quando saranno decisi allenatore e direttore sportivo. Ma D’Aniello la sua idea ce l’ha: «Vorremmo partire da Neto per questa rinascita. Sarà la prima persona che chiameremo non appena sarà avviata la ricapitalizzazione. Gliel’ho detto prima che partisse per il Brasile: lui deve giocare qui, finire qui la carriera, e stare qui anche in un ruolo dirigenziale. Il suo cuore è biancorosso, e spero non ci siano problemi in questo senso».