Il Papa e i preti che “parlano tanto”: “Le omelie siano brevi, sennò la gente si addormenta”

Bergoglio durante l'udienza generale in piazza San Pietro ha invitato i sacerdoti a non dilungarsi oltre gli otto minuti

CITTA’ DEL VATICANO – Il Papa, all’udienza generale in piazza San Pietro, sferza di nuovo i parroci sulla durata dell’omelia: non più di otto minuti, dice, o la gente si addormenta ”e ha ragione”. Bergoglio, in occasione della catechesi, staccandosi dal testo ha osservato: ”L’omelia deve aiutare a trasferire la Parola di Dio dal libro alla vita. Per questo deve essere breve. Non deve andare oltre gli otto minuti perché dopo si perde attenzione e la gente si addormenta e ha ragione”. Da qui il monito ai parroci: ”Questo voglio dire ai preti che parlano tanto e non si capisce di cosa parlano. Non più di otto minuti! Perché l’omelia deve aiutare a trasferire la parola di Dio dal libro alla vita”.

”Tra le tante parole di Dio che ogni giorno ascoltiamo nella Messa o nella Liturgia delle ore, ce n’è sempre una destinata in particolare a noi. Accolta nel cuore, – ha osservato – essa può illuminare la nostra giornata e animare la nostra preghiera. Si tratta di non lasciarla cadere nel vuoto! Concludiamo con un pensiero che può aiutare a farci innamorare della Parola di Dio. Come certi brani musicali, la Sacra Scrittura ha anch’essa una nota di fondo che l’accompagna

dall’inizio alla fine, e questa nota è l’amore di Dio”. Il Pontefice ha quindi esortato i fedeli a portare con sé’ una piccola Bibbia tascabile per leggerla nei momenti liberi: ”Fratelli, sorelle, avanti con la lettura della Bibbia, non dimenticate il Vangelo tascabile. Portatelo In borsa, in viaggio. Lo Spirito Santo, che ha ispirato le Scritture e ora spira dalle Scritture, ci aiuti a cogliere questo amore di Dio nelle situazioni concrete della nostra vita”.