Fra tre settimane Gavirate sarà al centro del mondo del canottaggio. Pararowing, con il sogno Rio De Janeiro dietro l’angolo. Poi le classica regata master e il promozionale per i vogatori del futuro, ovvero per allievi e cadetti. La somma equivale a centinai di atleti che raggiungeranno le rive del lago di Varese, sempre più capitale dello sport a remi.
Il grande risultato sta nei numeri e nei nomi. La Canottieri Gavirate, fulcro degli eventi che andranno a premiare la meritoria attività
da anni perpetrata nel canottaggio, ha ufficializzato nei giorni scorsi la lista degli sponsor che sosterranno la manifestazione in programma dal 21 al 24 aprile. Si tratta di Openjobmetis Agenzia per il Lavoro, PDC Consulting, UBI Banca Popolare di Bergamo, Fondazione Unione Banche Italiane per Varese, Autolinee Varesine, Nuova Trebicar, Marelli e Pozzi, i Commercianti del Centro Storico di Gaviate, Elmec ed Eolo: «Il territorio ha chiamato e il territorio ha risposto – commenta assai soddisfatta Paola Della Chiesa, membro onorario della società del presidente Giancarlo Pomati e responsabile, con la sua PDC Consulting, della gestione degli sponsor e di quella che sarà l’area hospitality – Questo dimostra come il Varesotto sia una terra vivace e disposta a collaborare per le occasioni importanti».
Quella che animerà Gavirate lo è di sicuro: la International Pararowing Regatta che qualificherà alle Paralimpiadi di Rio (e vedrà la partecipazione di atleti provenienti da 31 nazioni) e tutte le altre hanno ottenuto la copertura televisiva Rai per i giorni di sabato 23 e domenica 24, in quanto la stessa Rai ha inserito le gare di Gavirate tra i 7 eventi più rilevanti organizzati in Regione Lombardia. «Per questo – continua la Della Chiesa – è stato necessario alzare l’asticella di risorse e ambizioni e la risposta all’appello delle nostre aziende è stata ottima». Openjobmetis sarà in prima fila, Ubi è una piacevole conferma, Elmec ed Eolo saranno indispensabili per allestire un apparato tecnologico all’altezza, le Autolinee Varesine si occuperanno del trasporto dei volontari (saranno 100: «La disponibilità trovata nella gente è stata commovente, abbiamo dovuto addirittura chiudere prima il reclutamento»), Unitalsi di quello specifico per gli atleti disabili. La ciliegina sulla torta sarà infine un’area hospitality con prodotti a chilometro rigorosamente zero cucinati da Marco Chef».