MILANO – Il terremoto delle dimissioni di Letizia Moratti non smuove il Pd. “Saremo sempre l’alternativa a lei. La Lombardia è contendibile con un’alleanza ampia contro entrambe queste destre”. Parole e musica della segretaria metropolitana e deputata dem Silvia Roggiani, che sembra dunque gelare sul nascere le speranze di Azione, che aveva condizionato il dialogo con la vicepresidente uscente alla sue dimissioni anticipate dalla giunta Fontana.
“La tiritera di questa destra irresponsabile è finita. Persino Moratti è arrivata a dire quello che noi da tempo denunciamo: questa destra è incapace di governare e non ascolta le esigenze delle cittadine e dei cittadini”, aggiunge Roggiani, che però ricorda Letizia Moratti “come ministra dell’Istruzione e sindaca con vice De Corato e che l’abbiamo battuta aprendo una nuova stagione di centrosinistra a Milano“.
La sensazione è che nel Partito Democratico milanese convivano due anime: una non disponibile a cedere su un candidato “non ortodosso” e una che, pur di strappare Regione Lombardia al centrodestra, sarebbe persino disposta a candidare una donna che di centrosinistra non è mai stata.
Le dimissioni della Moratti potrebbero portare Fontana ad anticipare la data delle elezioni (potrebbero tenersi già a febbraio prossimo) e ciò imporrebbe al Partito Democratico di accelerare sulla scelta del candidato e di sciogliere definitivamente le riserve sulla figura della ex vicepresidente della Regione.