Allora siamo a due forme di Partito democratico, una che si riunisce alla Lepolda di Firenze ed è filogernativa. L’altra che va in piazza a Roma, e si oppone al premier Renzi. Non il modo migliore per dare un’immagine coesa di sè. Il Pd faticherà a far capire ai suoi elettori questa, diciamo così, duplicità. La coerenza, alla fine, paga: o si sta su un versante o sull’altro. Stare su tutti e due diventa incomprensibile. Forse sarebbe meglio andare a una scissione: i renziani con una casacca, gli antirenziani dall’altra. Ne guadagnerebbe chi rifiuta l’estremismo di sinistra e chi lo ritiene utile, e perfino indispensabile.
Il Pd si fa in due: la folla in piazza vuole la scissione
27 Ott 2014
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