Duemila peruviani da tutta la diocesi a Varese per la festa del la festa del Señor de los Milagros. I pullman carichi di fedeli sono arrivati in città sin dal mattino di ieri per partecipare alla processione, partita da via De Cristoforis e poi giunta alla basilica di San Vittore, e poi alla messa in piazza. «Era da cinque anni che lavoravamo per questo momento: volevamo riunire qui tutti i fedeli peruviani – spiega , presidente della Confraternita peruviana varesina – È stato meraviglioso, tutto ha funzionato alla perfezione: è stato tutto ordinato e curato. Abbiamo rappresentato a tutta la diocesi il fervore e l’amore per Cristo e ne siamo contenti. Ci siamo veramente sentiti tutti uniti nella nostra fede».
Gli abiti nel caratteristico colore viola e quel dipinto portato a spalla lungo le vie del centro che raffigura il Señor de los Milagros, quest’anno per la speciale occasione “prestato” della comunità milanese, i canti e l’allegria del popolo peruviano hanno riempito le strade del centro cittadino senza causare troppi problemi alla viabilità, grazie all’impegno della polizia locale che in settimana ha fatto più incontri per mettere a punto un piano efficace. «Fatta la scelta di far diventare questa festa itinerante,
non potevamo che scegliere Varese per celebrarla per la prima volta fuori da Milano – dice , responsabile diocesano della pastorale dei migranti – È la seconda città più grande della diocesi ed è stato tutto perfetto grazie anche alla collaborazione del Comune. Varese ha una grande tradizione cattolica e oggi la coincidenza con la giornata missionaria diocesana è stata speciale per questa festa. Da Gerusalemme i cristiani sono venuti in Europa e poi dall’Europa in tutto il mondo e fortemente anche in Perù: oggi è come se il popolo peruviano restituisse quella fede ricevuta. Qui a Varese si è davvero pregato in un clima raccolto, più di quello cui eravamo abituati a Milano». Un saluto speciale lo ha fatto il vicario episcopale di zona, : «Vi ringrazio per quello che siete, per quello che fate. Siete sempre più parte della nostra comunità cristiana».
La devozione al Señor de los Milagros affonda le sue radici nel 1600: un gruppo di schiavi portati dall’Angola a Pachacamilla in Lima si riunivano per pregare con le parole della loro tradizione e i loro canti; nella casa in cui il gruppo si ritrovava a pregare, uno di loro dipinse una crocifissione. Gli anni passarono e accadde un fatto straordinario: una serie di terremoti distrusse tutte le case attorno a quella degli schiavi. Si salvò solo il muro col dipinto. Da allora i peruviani a Lima e in tutto il mondo ricordano con devozione l’accaduto. Ecco perché a quella icona ci si rivolge in preghiera chiedendo aiuto al Signore e affidandogli i proprio piccoli. Al termine della celebrazione in piazza, infatti, sono stati veramente tanti i bambini affidati alle braccia di un rappresentante della confraternita che li avvicinava al dipinto e gli faceva il segno di croce. La più piccola di tutti è , di un mese e mezzo, che mamma e papà hanno portato a Varese da Milano per ricevere la benedizione: «Siamo qui perché Dio la benedica, nel rispetto della tradizione del nostro popolo».