Il piano per i grandi alberghi varesini

Gli scenari - I dettagli dell’investimento raccontati dai protagonisti della vicenda che ha coinvolto gli hotel

Due alberghi: il Palace Hotel e il Grand Hotel Campo dei Fiori. Un investimento da più di 11milioni di euro. E tempi non proprio immediati per il rilancio delle due strutture. «Abbiamo ipotizzato – spiega Ezio Romani, Chief Executive della Alton Amapa, la società di gestione alberghiera di Roma, che, insieme alla famiglia dell’ex vicesindaco Mauro Morello, ha portato a termine il 7 luglio la trattativa – due anni di tempo per il rilancio del Palace Hotel.

La struttura non ha mai chiuso definitivamente, ha dipendenti. Ma necessita di interventi di riqualificazione. Anche per aspetti che i clienti non vedono. Ad esempio le caldaie». Il Palace Hotel è di fatto il principale investimento, sul medio periodo, della cordata di imprenditori varesini e romani che hanno fatto il maxi affare con regia tutta varesina. «Io e Morello siamo amici di famiglia – spiega Romani – ci conosciamo da anni. Così è nata l’idea dell’investimento. In due anni crediamo di poter trasformare il Palace Hotel in ciò che è insito nella sua natura. Un hotel di lusso, con struttura di pregio, in una zona che ha notevoli attrazioni turistiche. Già adesso è così: vogliamo implementare l’appeal internazionale di Varese e dei suoi laghi. L’amministrazione comunale ha lasciato intendere che è favorevole a questo progetto di rilancio turistico della città».

E questo per il Palace. Ma il Grand Hotel Campo dei Fiori? La struttura è ferma dagli Anni ’70. Sul suo tetto insistono antenne e ripetitori Tv e Web. Che spostare non sarà facile. Parliamo di anni. L’impressione è che l’obiettivo della cordata fosse il Palace e che il Campo dei Fiori sia arrivato dopo. Come sforzo ulteriore. «L’acquisto del Grand Hotel Campo dei Fiori – spiega uno degli imprenditori varesini coinvolto, che vuole rimanere anonimo – non darà frutti nell’immediato. Non sappiamo quale sarà esattamente il progetto che lo interesserà. L’acquisto è un gesto d’amore verso la città. La struttura è un capolavoro, non può essere soltanto un traliccio per le antenne». Già, le antenne. Per spostarle bisognerà mettere di mezzo il Ministero. Dovrà essere individuata un’area che garantisca la copertura ora garantita dal Campo dei Fiori. Servirebbero altre Prealpi. «Siamo consapevoli di questo – spiega Romani – l’investimento è sul lungo periodo». Serviranno anni insomma. «Ma lo faremo – spiega Romani – naturalmente non cambiando la destinazione dell’area: resterà ricettiva. Il Grand Hotel resterà un Grand Hotel». Anche perché per fare altro servirebbe l’avvallo del consiglio regionale trattandosi di un parco, quello del Campo dei Fiori, sottoposto a vincoli particolari. Sul problema antenne interviene il sindaco Davide Galimberti: «Togliere le antenne richiederà tempo, ma esiste un accordo di programma con la Regione e vanno identificati luoghi dove spostarle». Mentre l’ex sindaco Attilio Fontana spiega: «C’erano già diverse ipotesi di lavoro, il Comune dovrà valutarle e poi comunicarle al ministero dello Sviluppo economico che fa capo alle telecomunicazioni.

Rivedere la grande villeggiatura sulla nostra montagna, con le strutture della “cittadella” di Sommaruga di nuovo funzionanti e bella gente che osserva il panorama e fa piacevoli passeggiate».