Il Pirellone sulle fusioni tra comuni Sì all’Alto Lago, no alla Valcuvia

Fusioni dei comuni, primo sì al Pirellone per l’Alto Lago, confermata la bocciatura per la Valcuvia. Si è svolto ieri nelle commissioni congiunte affari istituzionali e riordino delle autonomie il primo passaggio deliberativo sulle fusioni dei comuni sottoposte a referendum consultivo lo scorso primo dicembre.

In provincia di Varese sono coinvolte le aggregazioni dell’Alto Lago Maggiore (comuni di Maccagno, Pino Lago Maggiore e Veddasca) e della Valcuvia (Cassano, Mesenzana, Masciago Primo, Grantola e Ferrera).

Nel primo caso il referendum aveva visto la vittoria dei sì in tutti e tre i comuni (anche se in due casi sul filo di lana, per un solo voto), nel secondo era stata approvata solo in due comuni su cinque. Così in base ai criteri stabiliti dalle commissioni, in cui si era già deciso nella prima seduta di rispettare laddove era chiaro e inoppugnabile l’esito dei referendum consultivi, ieri si è proceduto a votare se dire sì o no alle fusioni.

Un atto propedeutico, ma politicamente significativo, rispetto alla decisione definitiva che spetterà all’aula del consiglio regionale, molto probabilmente nella seduta del 21 gennaio prossimo. Come prevedibile, l’approvazione della fusione dei comuni dell’Alto Lago ha ottenuto l’unanimità, così come è stata bocciata senza appello la fusione dei comuni della Valcuvia. Ora manca solo la ratifica, ma la strada sembra spianata.

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