Una luce in fondo al tunnel: è previsto per oggi, infatti, un incontro importante in Regione Lombardia per sbloccare la situazione della riqualificazione del Ponte di Vedano. Lo ha annunciato il sindaco di Vedano, . L’amministrazione comunale sta sostenendo con forza il progetto che dovrebbe far approdare in un punto nevralgico della città due importanti poli commerciali, un negozio Decathlon e un Bricoman. Punti vendita che dovrebbero segnare un rilancio importante dell’intera area, in disarmo da anni.
«Finalmente – ha esordito il sindaco Citterio – la segreteria di Presidenza mantiene l’impegno assunto nella precedente riunione in cui si affrontava il nodo infrastrutturale che impediva il recupero dell’area dismessa della ex cartiera Sottrici, ferma da oltre 20 anni. Ci aspettiamo quindi – ha aggiunto – che la Regione proponga una soluzione percorribile e snella per ottenere una soluzione dimensionata sulle effettive necessità anche alla luce della oramai imminente eliminazione del pedaggio di Pedemontana. Ci auguriamo quindi che vengano appianati gli ostacoli burocratici e si ragioni nell’interesse del territorio, dell’ambiente, (bonifica di 15000 metri quadrati di amianto e idrocarburi), dell’occupazione (sono previsti oltre 100 assunzioni), dei consumatori, delle associazioni sportive e degli artigiani».
A bloccare il progetto c’è una prescrizione dell’ultima conferenza di servizi che ha previsto una soluzione viabilistica più impattante e costosa rispetto a quella precedente. Il progetto richiesto prevede quattro svincoli, due rotonde interne ai comparti commerciali e un sottopasso. È questa la sintesi del progetto viabilistico, sul quale l’iter si è intoppato.
Niente rotonda sul ponticello del Quadronna, come previsto inizialmente, e neppure strada su sei corsie, ma accorgimenti molto più impattanti, oltre che più costosi per gli operatori che stanno portando avanti il progetto. Il progetto viabilistico richiesto da Regione Lombardia prevede un costo complessivo da circa 7 milioni di euro; per quello bocciato in precedenza si parla di circa 3 milioni. Costi ritenuti eccessivi dagli operatori.
Tali costi hanno di fatto bloccato il progetto rendendolo impercorribile da parte di chi dovrà poi impegnarsi economicamente. Ma nelle ultime ore sembra che la situazione abbia avuto un’accelerazione. Chissà se decisiva.