Prima ancora dell’avvento dell’Expo 2015, il Premio Chiara diventa poliglotta e assegna il riconoscimento alla Carriera allo scrittore cileno Luis Sepúlveda, ospite del teatro Sociale di Luino il prossimo 10 maggio, intervistato da Luca Crovi e presentato da Laura Balduzzi.
Una bella «apertura di finestra», come il presidente degli Amici di Piero Chiara, Romano Oldrini, ha sottolineato nella conferenza stampa di ieri mattina a villa Recalcati, che precorre i tempi in vista del prossimo anno, quando al Festival del Racconto si spalancherà il portone e arriveranno scrittori da tutto il mondo a parlare dei loro libri e dei colleghi italiani, e il Premio Chiara e il Chiara Giovani diventeranno internazionali, anche nelle edizioni a seguire.
«In occasione dell’Expo vogliamo che Varese sia nota anche per la cultura e non soltanto per le sue imprese», ha detto il commissario straordinario Dario Galli, «e il Premio Chiara ne è una delle maggiori evidenze. Nei sei mesi della manifestazione, da maggio a ottobre, apriremo a un pubblico internazionale, e già da quest’anno il “Chiara” uscirà dai confini, con iniziative di alta qualità». La Provincia e il comune, rappresentato dall’assessore Longhini, hanno confermato il loro sostegno, così come l’Agenzia del Turismo nella persona di Paola Della Chiesa.
Sepúlveda, che in quel periodo sarà di passaggio anche al Salone del libro di Torino, è indubbiamente un nome trasversale, sia per il suo impegno politico e ambientalista per Greenpeace, sia per i suoi libri rivolti anche al mondo dell’infanzia, altro argomento cardine dei prossimi appuntamenti del Festival.
Appassionato di romanzi d’avventura e letteratura tedesca, lo scrittore cileno, che vive in Spagna, fu incarcerato durante il regime di Pinochet e ha conquistato la scena letteraria mondiale con il volume d’esordio “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore”, con un successo sempre crescente, culminato con il romanzo “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, letto in moltissime scuole.
Al “Chiara” non mancheranno i seminari, seguitissimi dai giovani: anche quest’anno lo scrittore ticinese Andrea Fazioli terrà quello di scrittura creativa, mentre l’architetto Riccardo Blumer illustrerà i segreti del design.
Curioso e ammiccante l’incipit scelto per il Premio Chiara Giovani, “Quel profumo”, evocante uno dei racconti più amati del luinese, “Ti sento Giuditta”, in cui il protagonista Brovelli, dal naso di segugio, capta effluvi assortiti dalle sponde del lago, tra cui quello afrodisiaco di un’antica passione.
Dopo Gianna Nannini, un altro grande nome della canzone italiana, Gino Paoli, già in pole position l’anno scorso, riceverà in autunno il premio “Le parole della musica”.
Ma la premiata ditta Lazzati & Oldrini già progetta eventi a getto continuo per l’anno dell’Expo, potente catalizzatore, speriamo, di idee solide e anche funzionali.
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