Settantacinque milioni di euro, tre anni e una dieta dimagrante specifica per più o meno tutti i settori, sport e Distretto Urbano del commercio per il momento esclusi. È questa l’istantanea ridotta all’osso del primo bilancio triennale di previsione firmato da Andrea Cassani, che la giunta da lui presieduta ha approvato all’unanimità ieri nel tardo pomeriggio. Il documento approderà ora in consiglio comunale il prossimo 6 marzo, quando verrà presentato ai consiglieri. Dopodiché partiranno le due canoniche settimane nelle quali ogni voce verrà discussa ed eventualmente aggiustata in Commissione bilancio. E infine ancora in aula consiliare con l’ultimo decisivo passaggio per l’approvazione definitiva.
Soddisfatto Cassani che dopo la riunione fiume spiega: «Siamo partiti dalla ferma volontà di non prendere in giro nessuno. Le nostre previsioni, rispetto a quelle della passata amministrazione, sono realistiche». Un po’ come aveva già annunciato nelle scorse settimane, quando dichiarò apertamente che la gestione del patrimonio nelle casse di palazzo Borghi sarebbe stata oculata, senza getti faraonici ma con tanta concretezza, come per esempio il milione di euro all’anno destinato agli edifici scolastici inserito nella bozza del documento. Altra novità rilevante è quella dello stanziamento nel bilancio preventivo dei fondi necessari all’attuazione della tanto attesa (e discussa) variante Pgt.
Pur con rinunce importanti in ogni settore ( si parla di tagli di circa il 10 per cento), «siamo riusciti a triplicare le risorse riservate ai servizi di vigilanza e sicurezza. Quasi raddoppiati anche i contributi al Distretto urbano del commercio e abbiamo anche ritoccato verso l’alto i fondi per le società sportive. Infine, mantenuti pressoché invariati i contributi per l’istruzione e la cultura».
Nasce dunque così la proposta «migliore possibile, in base all’attuale momento economico – dice il vicesindaco e assessore alla partita Moreno Carù – Diamo il via all’iter amministrativo più importate della giunta. Abbiamo avuto tante sorprese negative dal bilancio previsionale 2016 e inoltre patiamo il drastico calo degli oneri di urbanizzazione, passati dai 7 milioni di euro di inizio secolo al milione e 300 mila euro dell’anno scorso. Non dimentichiamoci poi che non abbiamo più la gallina dalle uova d’oro, ovvero Commerciale Gas, svenduta dall’esecutivo Guenzani».