VARESE Il reddito pro capite dei varesini è sceso del 2,3%. Emerge da un’indagine effettuata da Findomestic realizzata rapportando il reddito della provincia alla popolazione residente. Se nel 2011 il reddito medio di ogni varesino era di 17.097 euro, adesso è di 16.712 euro.
Di riflesso, le immatricolazioni di auto nuove sono passate da 29.349 a 22.734 da un anno con l’altro (-22,5%). Calato anche il numero delle auto circolanti: da 547.497 a 539.808
(-1,4%). Anche tra le mura domestiche i varesini hanno puntato al risparmio. Le famiglie hanno contratto la spesa per gli elettrodomestici del 6,4%. Per quanto riguarda l’elettronica, invece, la spesa è diminuita del 16,8%.
Soffre anche il settore dell’arredamento: se nel 2011 i varesini avevano speso mediamente 748 euro per i mobili, ora la somma si è ridotta a 692 euro. In lieve salita, invece, i soldi per dispositivi tecnologici per rimanere al passo con i tempi, come i telefonini di ultima generazione: 92 euro la spesa media per famiglia nel 2011, 94 la spesa nel 2012.
Questi dati, calati nel reale, si traducono in una crescente povertà della «media borghesia»: anche quelle categorie che non hanno mai sofferto – come commessi, artigiani, impiegati – devono fare bene i conti se vogliono arrivare alla fine del mese.
«Io una volta uscivo a cena non dico tutte le sere, ma quasi – racconta Rosy Guglielmi, titolare della boutique Carpediem di Bizzozero – All’epoca facevo la commessa. Poi la decisione di aprire un negozio mio. Per fortuna che non devo pagare l’affitto, altrimenti non riuscirei a resistere. Stessa cosa nel management familiare: se non lavorasse il mio compagno non riusciremmo ad arrivare alla fine del mese. Colpa della crisi e della pressione fiscale».
s.bartolini
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