Il regalo di Natale si fa on line Ma occhio che non sia un pacco

TRADATE Arriva il Natale e in tempi di crisi ci si ingegna cercando di assecondare lo shopping con l’esigenza di risparmiare. Così, a farla da padrone è sempre di più l’acquisto on line che, vuoi per praticità, vuoi per la scelta di prodotti, sta conquistando fette importanti di mercato.
A Tradate è attiva da qualche tempo una giovane azienda che si occupa proprio di commercio elettronico. Si tratta di Lipsiashop, che gestisce direttamente una decina di negozi virtuali e,

tramite il suo braccio informatico (Lipsiasoft), si occupa di sviluppare piattaforme per l’e-commerce. Parlando con il Ceo dell’azienda tradatese, Stefano Ramponi, abbiamo cercato di fare un po’ di luce sul settore, stilando un decalogo dell’acquisto online.
Dietro un sito internet, soprattutto in un periodo come questo, in cui si abbassano le difese nei confronti della fregatura, si possono infatti celare tremendi bidoni  elettronici. Ecco i consigli di Ramponi per distinguere un buon negozio da un potenziale raggiro informatico: «Il primo indicatore è proprio il sito internet. Di solito un sito curato, con una buona grafica, è sinonimo di serietà. Difficilmente chi investe tanto nella propria vetrina scontenta i propri acquirenti. La seconda a cui prestare attenzione sono i prezzi stracciati. Anche su internet si cerca di attirare il cliente con offerte allettanti, che possono nascondere delle insidie, magari delle vere e proprie truffe, con prodotti pagati che non arrivano o sovrapprezzi esagerati per i costi di spedizione».
Ma non finisce qui: «Soprattutto sotto Natale sarebbe opportuno evitare di acquistare su siti stranieri, in particolare quelli piccoli e lontani che non sanno affrontare celermente una spedizione estera. In generale bisogna diffidare di quei venditori che non sono avvezzi alle vendite via internet: non sembra, ma occorre una grande capacità organizzativa per gestire un numero elevato di piccoli ordini. Un’altra cartina di tornasole sono i metodi di pagamento, chi non offre Pay-pal molto probabilmente non soddisfa i rigidi requisiti che richiede».
Per evitare brutte sorprese vale la pena fare una piccola indagine sul nome del negozio virtuale, digitandolo in un motore di ricerca assieme alle parole «truffa» o «fregatura», se qualcuno ne ha parlato male lo si verrà a sapere di certo.
Ma gli accorgimenti non finiscono qui: «Un altro aspetto da non sottovalutare è la spedizione – conclude Ramponi -. Bisogna prediligere quei negozi che hanno magazzini vicini e che si avvalgono di corrieri seri. Anche il compratore deve fare la sua parte compilando i campi dell’indirizzo in maniera completa e corretta. Ci sono infatti tante giacenze per indirizzo scorretto». L’ultima data utile per trovare l’acquisto elettronico sotto l’albero è il 20 dicembre, con un occhio al meteo: «In caso di neve qualche corriere non assicura la consegna».

b.melazzini

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