– I ladri gli rubano un Rolex da trentamila euro nel 2012 e i carabinieri glielo ritrovano e riconsegnano intatto dopo tre anni. Denunciati due ricettatori: sono un cittadino di Montegrino Valtravaglia ma titolare di un “compro oro” a Varese e un albanese con precedenti penali.
È lunga e complicata la storia di un costosissimo Rolex modello Daytona del valore di mercato di trenta mila euro, che i carabinieri di Varese sono riusciti pazientemente a ricostruire facendo un viaggio tra i negozi che rivendono preziosi usati in tutto la nazione.
L’avventura del Daytona è cominciata a Induno Olona, quando nel novembre del 2012 è stato rubato dall’abitazione del legittimo proprietario durante un furto. L’orologio è ricomparso poi qualche tempo dopo nella mani di un cittadino albanese di 31 anni, J.D.
È lui che i carabinieri hanno identificato come primo anello della catena, ed è proprio lui l’uomo che ha consegnato il prezioso orologio (il cui valore è di decine di migliaia di euro) al gestore di un negozio di rivendita di oro usato di Varese,
gestito da un italiano di 67 anni residente però a Montegrino Valtravaglia. Sta di fatto che dalla città giardino, in tre anni, il Rolex ha girato tutta l’Italia ed è finito nella mani di almeno quattro rivenditori tra Milano, Roma, Palermo e Messina. Nella provincia siciliana è stato infine promesso in vendita ad un catanese che, prima di procedere all’acquisto vero e proprio dell’orologio, ne ha disposto la restaurazione.
Il gioiello è così arrivato al centro assistenza della Rolex di Milano per essere rimesso a nuovo ed è stato a quel punto che, grazie alla casa madre, si è scoperta la truffa. Come vuole la prassi, infatti, prima di procedere con la restaurazione, l’orologio è stato sottoposto ad un controllo nella banca dati interna dell’azienda. A quel punto il costoso capolavoro dell’orologeria di lusso si è rivelato essere di provenienza furtiva.
È scattata quindi la denuncia alle forze dell’ordine e di conseguenza il sequestro del Rolex. Identificato il legittimo proprietario, che ne aveva regolarmente denunciato il furto ma che ormai aveva completamente perso le speranze di ritrovarlo, l’orologio è stato restituito ed è tornato a Induno Olona.
Sono state dunque le pazienti e prolungate indagini svolte dai carabinieri del comando della compagnia di Varese, dopo la fondamentale segnalazione da parte della casa madre, a mettere insieme i tasselli di tutta la complicata vicenda e i vari passaggi di mano del prezioso nel tempo.
I due autori della ricettazione, l’italiano titolare gestore del “compro oro” e l’albanese con precedenti penali, sono stati entrambi denunciati a piede libero e il sostituto procuratore ha già emesso nei loro confronti due avvisi di garanzia.