TRAVEDONA MONATE – Al Rotary Laveno-Luino-Alto Verbano si parla di welfare. “La sfida al cambiamento senza sacrificare nessuno” è stato il tema della conviviale del 23 gennaio svoltasi al Golf dei Laghi di Travedona Monate. Ospite d’onore il prof. Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione della Sussidiarietà, fondatore della Compagnia delle Opere, associazione d’imprese ispirata alla dottrina sociale della Chiesa e professore di Statistica Metodologica all’Università di Milano Bicocca.
Lo studioso ha illustrato la sua teoria del welfare sussidiario. «Lo stato sociale è ormai pura illusione e il rilancio del Welfare State enunciato da molti politici non è attuabile: il Paese è sempre più vecchio, aumentano le persone con malattie croniche, la mobilità sociale, forte nei decenni precedenti, oggi è scarsa e negli ultimi vent’anni abbiamo assistito ad una crescita del divario fra ricchi e poveri».
Per affrontare questa situazione Vittadini propone dei correttivi, come quello del welfare sussidiario. «Serve un cambiamento di concezione: dobbiamo abbandonare l’idea che soltanto il settore pubblico possa intervenire per garantire il bene comune mentre il privato è visto con sospetto. La pluralità dei soggetti che agiscono sul territorio può offrire a tutti una scelta più libera»Per il fondatore della Compagnia delle Opere questo fattore è applicabile al nucleo familiare, «il primo fattore di rivoluzione del welfare», fonte di educazione, di stimolo per i giovani all’approccio imprenditoriale, generatrice di risorse e fonte di risparmi.
Altro importante elemento citato dal professore il federalismo fiscale, inteso non in senso secessionista ma come «strumento efficace per stabilire la virtuosità degli enti locali e principio fondamentale per riportare all’efficienza». Una via d’uscita alla crisi attuale c’è e va scoperta nel partnerariato, una valorizzazione delle risorse del territorio e una collaborazione nuova fra pubblico e privato per promuovere il benessere dei cittadini.
Paola Trinca Tornidor
b.melazzini
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