Dei 13 santi di nome Albino, di cui 8 vescovi, l’1 marzo se ne commemorano tre: un leggendario martire inglese, che forse si chiamava Albano e i vescovi di Angers e Vercelli. L’Albino francese visse tra il 496 e l’1 marzo 550, giorno della sua morte. Il santo piemontese fu consacrato vescovo nel 452 e ricostruì la chiesa di sant’Eusebio, distrutta dai barbari.
La biografia di sant’Albino, vescovo di Vercelli
Oggi la Chiesa ricorda sant’Albino, vescovo di Vercelli, che nel catalogo episcopale figura come quinto successore del celebre sant’Eusebio, primo vescovo della Chiesa vercellese. Si sa che fu amico di sant’Ambrogio e fu consacrato vescovo verso il 452, mentre il generale Ezio sconfiggeva i Goti e gli Unni che, attraversando la città, l’avevano devastata.
Albino restaurò la basilica teodosiana, edificata per iniziativa dell’imperatore Teodosio il Grande, dedicandola a sant’Eusebio, di cui ivi si veneravano le reliquie. Questa dedicazione fu celebrata con grandissima solennità, tanto da essere a lungo ricordata.
Non si conoscono altre notizie sulla vita di sant’Albino, di cui s’ignora anche la data precisa della morte; si sa però che il suo culto è antichissimo.