Montagna, castagne,funghi e tantissima storia: a spasso lungo la Linea Cadorna. Con un gesto che segna la differenza tra la vita e la morte. Sembra melodrammatico ma l’itinerario che vi proponiamo oggi racchiude tutte queste cose. Diverse escursioni nella zona di Saltrio, a un’oretta di macchina da Varese, e un’offerta in piazza per acquistare un defiblillatore. Da mettere a disposizione del rifugio Pradello, a Saltrio, in soccorso dei tantissimi visitatori della zona e utilizzato dalla Protezione Civile di Saltrio che gestisce e ha restaurato il rifugio.
Con partenza da Saltrio si possono fare delle gite molto belle sulle vicine montagne, alcune a breve percorso, altre a lungo tragitto con camminate che durano sino a sette ore, in questo periodo perfette per raccogliere funghi e castagne. Si parte dal Monte Orsa: raggiungibile al massimo in due ore seguendo una strada molto comoda, oppure in un’ora attraverso sentieri nei boschi. Dalla cima si possono vedere: verso nord le Alpi, la Svizzera e il Lago di Lugano. Verso sud, nelle giornate ventose, la vista si estende nella pianura, fino a scorgere gli Appenini Liguri. A ovest troviamo il massiccio del Monte Rosa.
Nella montagna, durante la prima guerra mondiale, sono state ricavate lunghe trincee che risalgono il versante di Saltrio fino al Pravello. Sono le trincee della linea Cardorna. Al contrario delle trincee di Viggiù, che sono scoperte, quelle saltriesi sono immerse nel verde. Per ritrovarle informarsi sul luogo, dove molte associazioni e appassionati si stanno occupando del recupero di questo sito di “archeologia militare”.
Facilmente raggiungibile dalla località Malpensata, il sentiero (cercate il segnavia numero 12) è situato quasi al di sopra delle vecchie cave e, scendendo, a partire dalla cima si corre parallelamente alla rete di confine (attualmente dismessa) con la Svizzera. Sulla cima vi è una garitta abbandonata della Guardia di Finanza. Un altro sentiero si stacca a metà salita, proprio sul confine, al Pre Sacco per ridiscendere ad Arzo. E qui siete praticamente in Svizzera.
Per gli amanti delle lunghe camminate è possibile, attraverso facili percorsi, scendere lungo il versante nord della montagna fino ad arrivare a Porto Ceresio oppure a Besano Colle Sant’Elia a Viggiù. Raggiungibile in un’ora circa di cammino risalendo attraverso sentieri immersi nel verde (sentiero numero 10, poi numero 9 e poi scendere lungo la strada asfaltata sino alla segnalazione). Sulla cima si trova un bar ristorante ed una attrezzatura per il tiro al piattello. Le Case Vecchie sono situate poco al di sotto del monte Pravello, raggiungibile attraverso il sentiero numero 11, sono ormai in disuso da molti anni e solo due sono rimaste nello stato in cui furono abbandonate quando ne cessò lo sfruttamento. Recentemente vi è stato ritrovato il fossile del Saltriosauro. Attualmente è rimasto attivo il laboratorio dei fratelli Danzi e il frantoio di pietrisco per asfalto situato nella zona delle vecchie cave.
Al ritorno raggiungete Saltrio. Nella piazza del mercato oggi (domenica 6 novembre) il gruppo locale di Protezione Civile allestirà una castagnata benefica. I volontari metteranno a disposizione dei partecipanti caladarroste, panini con salame, dolci a base di castagne e vin brulè.
Il ricavato andrà interamente devoluto alla Protezione Civile. Servono circa mille euro per acquistare un defibrillatore che la ProCiv utilizzerà in particolare al rifugio Pardello, aperto tutti i fine settimana al pubblico, da utilizzare in caso di malore. Già in due occasioni i volontari hanno dovuto chiamare l’elisoccorso. Un defibrillatore fa la differenza, in pochi minuti, tra la vita e la morte. Oltre al costo dell’attrezzatura la castagnata finanzierà anche il corso di formazione per il primo soccorso dei 20 volontari del gruppo di Protezione Civile di Saltrio. Una domenica a spasso tra monti, panorami infiniti, castagne, funghi e beneficenza. L’appuntamento in piazza mercato è dalle 10 alle 18. Per camminare e fare la differenza.