La notizia della caduta del satellite dell’Esa, l’agenzia spaziale europea denominato GOCE, lanciato nel 2009 e ora in orbita discendente poiché senza più combustibile sta generando comprensibile preoccupazione anche in Italia, alla luce delle raccomandazioni della Protezione civile italiana. Goce precipiterà sulla terra tra la sera di domenica e lunedì mattina e i
detriti potrebbero cadere anche su alcune regioni italiane. Il professor Heiner Klinkrad dell’ESA, rassicura: “I rischi per la popolazione sono minimi. Statisticamente parlando l’eventualità di essere colpiti da un frammento è 250.000 più bassa di quella di vincere un premio della lotteria tedesca. In 56 anni di voli spaziali nessuno oggetto creato dall’uomo rientrato dallo spazio nell’atmosfera terreste ha causato ferite a esseri umani”.
La Protezione civile ha previsto delle finestre d’interesse per l’Italia creando due mappe che ipotizzano le aree di caduta dei detriti. “Le finestre di interesse – scrive la Protezione Civile – per l’Italia sono, per ora, tre: dalle 8.26 alle 9.06 di domenica, 10 novembre, coinvolgendo potenzialmente il Centro-Nord (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana, Sardegna); dalle 19.44 alle 20.24 sempre di domenica interessando potenzialmente i territori di Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Sardegna; dalle 7.48 alle 8.28 di lunedì 11 novembre, periodo per il quale non sono ancora disponibili informazioni poiché sono ancora in corso le elaborazioni delle traiettorie possibili da parte di ASI”.
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