I muri esterni della palestra abbandonata sotto alla palazzina Aler di piazza Spozio sono percorsi da piastrelle che mostrano disegni e nomi dei membri più piccoli della comunità, organizzata dalla scuola materna comunale Don : è «La via dei bambini», quasi un monumento all’infanzia. Eppure lo spazio è chiuso, inutilizzato e dimenticato, tanto che molti dei residenti non sanno neppure che ci sia.
«Sono arrivato a San Fermo nell’84, e non ne so nulla» racconta un ragazzo. «Io invece me lo ricordo: avevo dieci anni – fa memoria Roberta – dev’essere chiuso da allora». Roberta, seduta al bar che affianca l’ufficio postale, spiega anche che il quartiere è «in movimento, qui la gente cambia spesso. È difficile trovare qualcuno che ricordi ancora». Lei invece qualche frammento della realtà della palestra lo ha ancora impresso nella memoria. «Qui proiettavano i film, io li venivo a vedere coi miei genitori. E poi si giocava, da bambini venivamo sempre qui. È un peccato che sia stata chiusa».
La mancanza di quello spazio è sentita nel quartiere. «Qualche anno fa, con altri consiglieri della circoscrizione avevamo fatto un sopralluogo – racconta , ex consigliere e residente tra i più attivi e appassionati del quartiere – stavamo iniziando a progettare delle proposte per riutilizzare questi locali che, tra gli anni ’70 e i primi ’80 erano molto frequentati».
Nel seminterrato della palazzina, centro nevralgico della parte più recente del quartiere, infatti, i locali sono ampi e comodi: ospitavano corsi di judo, di ballo e altre attività aperte al pubblico. Ma a inizio anni ’80 Aler revocò le concessioni, e decise di farne un proprio deposito. Dopodiché, i locali sotto la palazzina vennero pressoché dimenticati: troppi i problemi che Aler deve affrontare quotidianamente, dalle manutenzioni al riscaldamento, passando per la riscossione degli affitti che, negli ultimi anni, diventa sempre più difficoltosa. «Finché sono stato nel consiglio di amministrazione varesino di Aler non si è mai parlato di questi spazi – dice , ex consigliere Aler nato e cresciuto a San Fermo – e quest’anno, con l’accorpamento di Aler Varese a quelle di Busto Arsizio, Como e Monza Brianza è ancora più difficile che un argomento simile arrivi all’ordine del giorno».
Complici anche i vari tagli ai costi della politica, quindi, se la ex palestra di piazza Spozio è stata dimenticata: con la finanziaria 2009, infatti, che abolì i consigli di circoscrizione, anche le proposte di Cipolat e compagni vennero stroncate sul nascere. «Un vero peccato – commenta l’ex consigliere – perché i locali sono molto ampi, c’erano i bagni ben organizzati: insomma, uno spazio pubblico ben progettato, per l’epoca. Oggi si dovrebbe intervenire ristrutturando, controllando che gli spazi siano a norma, ma probabilmente non sarebbero interventi troppo onerosi. Certo, più si aspetta, più il tempo fa il suo corso e la manutenzione necessaria diventa complessa». «Dovrebbero riaprirla – dice una cliente del bar – così sapremmo dove mandare i ragazzi, che qui non abbiamo tanti spazi. Il quartiere ne avrebbe proprio bisogno».
© riproduzione riservata