Raid vandalico nella notte di giovedì a Sesto Calende: ignoti hanno imbrattato diversi edifici pubblici della città, con una serie di scritte contro il circo che per poche ore si è fermato in città. Scritte che hanno suscitato la rabbia del sindaco di Sesto Calende, , che ha anticipato una serie di misure drastiche per smascherare il responsabile degli ultimi fatti. E’ probabile, peraltro, che l’autore delle scritte possa essersi già reso protagonista di altri scarabocchi in giro per il Varesotto. Il vandalo dei muri avrebbe le ore contato, almeno secondo quanto raccontato dal primo cittadino di Facebook attraverso la propria bacheca. Sul suo profilo ha manifestato tutta la sua disapprovazione rispetto a quanto è accaduto tra le vie della città che sta amministrando.
«Mercoledì notte dalle 4 alle 5 – racconta il primo cittadino – un nostro stupido concittadino anarchico ha deciso di imbrattare tanti muri di edifici privati e pubblici della zona Abbazia per manifestare il suo dissenso contro un circo che abusivamente si era piazzato in zona. Abusivamente – ha chiarito Colombo – perchè non aveva le autorizzazioni comunali necessarie ed è stato fatto sgombrare dalla Polizia Locale la mattina di mercoledì a seguito di un apposita ordinanza con una multa di più
di 1.600 euro». Ma tra le parole di fuoco pubblicate da Colombo c’è spazio soprattutto l’anonimo vandalo, che stando alle sue riflessioni pubbliche avrebbe già le ore contate. «Prima o poi questo individuo (che è lo stesso che scrive sull’alzaia contro l’Agusta) lo prendiamo». Colombo sembra avere determinate certezze sull’identità di chi si è divertito a sporcare i muri di diversi edifici cittadini: «Vi assicuro – sottolinea in toni coloriti – che ha i giorni contati, le telecamere posizionate in quella zona hanno dato degli indizi importanti. Mi aspetto lunghi commenti dai sinistri sestesi che difenderanno questo pirla dicendo che avrà problemi, che bisogna capirlo, che va ascoltato ecc ecc. Io l’unica cosa che farei con questo pirla è dargli tante scarpate nel c… ( anche se il sindaco non dovrebbe scrivere queste cose)». Il sindaco è furente: «Sono almeno una ventina gli edifici imbrattati – conclude il sindaco – e tutto questo non è accettabile. Si sta lavorando per prenderlo, così poi gli facciamo passare la voglia di comportarsi in quel modo. E’ ora di finirla».
La pagina Facebook del sindaco è stata inondata di commenti favorevoli: «Caro Marco – scrive un cittadino – quando lo becchi pedate nel c…, pennello in mano e pulire tutte le sciocchezze che ha scritto, perché uno può essere contro tante cose, ma non si scrive sui muri e non si rovina le proprietà altrui. Ci sono tanti modi per far arrivare messaggi alle istituzioni in modi civili».