SESTO CALENDE I ladri non fanno sconti neppure al sindaco di Sesto Calende, Marco Colombo. E’ accaduto nella tarda serata di martedì quando un uomo, cappellino nero in testa con una tuta bianca indosso, ha fatto irruzione nella abitazione del primo cittadino leghista, in via Marconi a Sesto. Mentre il malvivente si trovava a rovistare tra i cassetti, Colombo è rincasato. Il sindaco si è ritrovato quindi faccia a faccia con il ladro e, pur spaventato, ha conservato una buona dose di sangue freddo evitando che la situazione potesse degenerare. A quel punto, dopo aver messo a soqquadro l’appartamento del primo cittadino, l’intruso è stato costretto a fuggire portando via con sé una coppia di gemelli in oro del valore di qualche migliaia di euro, abbandonando il resto della refurtiva già messa da parte.
Ora la paura è passata ma il sindaco continua ad avere nella mente quei concitati momenti: «La notte – dice il primo cittadino – non sono proprio riuscito a dormire. Sono stati attimi terribili che non auguro a nessuno. E’ stata un’esperienza che spero di non rivivere mai più. Avevo il cuore che andava a trecento, mi sono spaventato, ma ora per fortuna tutto è finito e alla fine va bene così». Il sindaco ha raccontato la vicenda con grande lucidità:
«Alle 8.05 sono rientrato a casa e dopo pochissimi istanti ho visto questa ombra che rapidamente si era spostata cercando probabilmente di raggiungere l’uscita. D’istinto ho preso il computer che si trovava sulla mensola e l’ho lanciato contro quella persona». In qualche modo il ladro era riuscito a evitare l’impatto con il computer che il sindaco gli aveva appena lanciato fuggendo via rapidamente. «Mi sono diretto verso la camera ma poi mi sono spaventato temendo che ci potesse essere più di una persona. In quel momento ho temuto che potessero farmi un agguato e così sono uscito dal condominio. Tempo zero e sono arrivate le pattuglie dei carabinieri».
Dopo aver scavalcato il balcone il ladro aveva praticato un foro nel vetro della finestra, Era entrato e aveva svuotato i cassetti nei quali erano custoditi numerosi capi d’abbigliamento di pregio: «Li aveva preparati – dice il sindaco – per rubarli. Ma non ha fatto in tempo e si è dovuto accontentare dei due gemelli in oro». Il rientro a casa del sindaco gli ha rovinato i piani e così buona parte della refurtiva è rimasta per fortuna a casa del legittimo proprietario. Nonostante la disavventura personale il sindaco ha voluto rassicurare la cittadinanza: «Sesto – dice – è una città sicura. Nell’ultimo mese si sono verificati solo tre furti. Questi episodi si sono ridotti drasticamente. Le ronde non servono perché Sesto Calende in questo momento non ha particolari problemi di sicurezza. Siamo tranquilli». Merito dell’intensa attività di controllo e di pattugliamento delle forze dell’ordine. Sul furto a casa del sindaco stanno indagando i carabinieri.
b.melazzini
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