«Elena era la vera volontaria. Una persona alla quale non interessavano polemiche o voci di corridoio: lei veniva qui per lavorare. Per mettersi volontariamente, gratuitamente e totalmente a disposizione degli altri. era un esempio. Anzi è un esempio per tutti». , presidente del SOS Malnate non nasconde il dolore, autentico, che prova nel parlare della giovane donna che dal 2002 ogni giovedì notte era in servizio sulle ambulanze del SOS Malnate. Volontaria «di estremo carattere. E ce ne vogliono di carattere, coraggio e amore verso la vita degli altri per salire su un ambulanza pronta ad intervenire in soccorso di chi soffre», aggiunge Desiante.
Nelle sue parole la pacatezza che arriva dopo aver preso amaramente coscienza di una tragedia: «Quando una persona non c’è più si dicono sempre cose meravigliose. Nel caso di Elena non c’è alcuna banalità – spiega Desiante – Elena era quella con la battuta pronta. Intelligente, capace di cogliere le sfumature. Capace di capire gli altri e, soprattutto, di fare squadra. E quando sei su un’ambulanza la capacità di fare gruppo, di fare squadra, è davvero fondamentale». Ieri pomeriggio quella stessa squadra di cui Elena era parte fondante è salita su un ambulanza in corsa verso un incidente sulla provinciale 3. Era l’equipe del giovedì notte, per buona parte.
La squadra di Elena. «La sua squadra, sì – dice Desiante – Arrivare sul luogo di un incidente e vedere che chi è coinvolto è una persona a cui vuoi bene è devastante. È sempre difficile, ma così è difficilissimo. I ragazzi sono tornati, dopo l’intervento, e hanno chiesto di avere il cambio turno. Erano le 18.30 e il nuovo turno avrebbe dovuto montare alle 20. Ma non era possibile negare loro il tempo necessario per elaborare l’accaduto». SOS Malnate sarà presente al rosario e ai funerali di Elena: «Sarà apposta una targa al cimitero in ricordo del suo lavoro come volontaria. Pensare a delle iniziative in sua memoria? Adesso è presto. L’abbiamo appena persa e ancora non vogliamo crederci».
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