Il tessile che fa innovazione Caielli, nicchia di successo

Il tessile che innova e ricerca, sia nel prodotto che nel modo di fare impresa, è il tessile che ha un presente e un futuro. Lo sanno bene alla Tessitura Caielli sas di Corgeno, piccola frazione di Vergiate, dove è nato il Silver Tex. Letteralmente un fazzoletto d’argento.

«È il frutto di una ricerca su materiali nuovi per ottenere qualità particolari del prodotto: l’argento impreziosisce il tessuto perché ha proprietà antibatteriche e battericide», spiega Claudio Caielli, titolare della micro realtà di via al Lago (sono tre gli addetti che oggi vi operano), proponendo la sua idea su un tessile in grado di salvarsi. Nonostante da anni si parli di crisi profonda del settore.

La Caielli, nata nel 1966, che di crisi del settore ne ha vissute e superate almeno tre, produce tessuti per camiceria, tovaglie, fazzoletti da naso, velluti e greggi di ogni tipo: «L’80% della produzione per conto terzi – spiega il titolare – la parte restante è votata alla all’innovazione». Ricerca di nuove soluzioni in grado di ampliare i limiti del mercato: il fazzoletto d’argento che si autosanifica ed è battericida è stato un colpo vincente nato attraverso la ricerca del nuovo. Non solo la Caielli ha scelto la via del fare rete attraverso il progetto Matin, pensato da Confartigianato per l’innovazione del settore tessile.

La tessitura di Vergiate ha innovato i tessuti raggiungendo un diverso livello imprenditoriale attraverso le contaminazioni con altre realtà artigianali. La Caielli ha innovato anche il tessile strutturale realizzando oggetti d’arredamento che possono essere considerati già prodotti finiti dagli usi molteplici anche per protezioni. Le idee non mancano,quindi: «L’innovazione e è la via che può fornire buone risposte alle difficoltà del settore», conclude Caielli. Innovazione è anche ciò che meriterebbe maggiori finanziamenti e contributi per essere sostenuta.

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