Delocalizzazioni, oltreconfine insistono: il Canton Ticino si candida come «piattaforma per sviluppare l’e-commerce» delle imprese lombarde.
Dopo l’adunata dei mille imprenditori del Belpaese, invogliati a spostare le proprie aziende nella zona di Chiasso, la città di confine fa il bis, scendendo stavolta nello specifico del settore tecnologico. Una nuova iniziativa di marketing territoriale, organizzata dall’associazione NetCommSuisse, per presentare l’isola felice dietro l’angolo per chi vuole sviluppare innovativi business tecnologici.
«Siamo un punto di riferimento per l’e-commerce europeo», assicura , di Swiss Colocation, un data center che offre spazi virtuali nei propri server per i dati e le applicazioni delle imprese svizzere e anche straniere. «La Svizzera – sottolinea di Fidinam & Partners – offre le condizioni ideali per l’insediamento delle imprese interessate a delocalizzare».
Per diversi motivi, a partire da «un sistema impositivo che, pur non essendo ai livelli del “sandwich irlandese-olandese” (il complicato sistema di società che consente a Google di pagare in Europa poco più del 3% di quanto guadagna, ndr), arriva in alcuni cantoni attorno al 10-12% di pressione fiscale complessiva».
E ancora: «Certezza del diritto e dei tempi di implementazione delle normative, accesso al credito e a un mercato del lavoro europeo, oltre a ottime infrastrutture tecnologiche e connessioni in fibra ottica». Internet è una scheggia e i bassi costi energetici favoriscono lo sviluppo delle infrastrutture tecnologiche, un’opportunità in più per far crescere le proprie aziende al di fuori dell’Italia.
Anche perché, detto ancor più papale papale, come fa , assicuratore di Groupe Mutuel, «in Svizzera c’è libertà di licenziamento». Altro che decreto lavoro…
In più le Poste svizzere ricordano l’efficienza dei tempi di consegna e i vantaggi garantiti dall’esenzione Iva per le spedizioni a basso costo (mentre l’Iva è comunque all’8%), come ulteriori atout che il Ticino può offrire agli imprenditori lombardi che volessero sviluppare le loro iniziative.
«Qui da noi – ricorda il sindaco di Chiasso – in un momento difficile l’ente pubblico c’è e sostiene le aziende». In diverse sedi sparse per il Cantone sta sorgendo ad esempio il Tecnopolo Ticino, «una casa dell’innovazione – come la definisce della Fondazione Agire – sotto il cui tetto offrire servizi e contenuti per chi innova».
Insomma, imprese venite a noi per crescere in un ambiente più adatto: questo è il messaggio che arriva, ancora una volta, da oltre confine. Lo sa bene , italiano, che partendo dalla logistica per il settore moda nella “fashion valley” ticinese, con la sua Quickly ha «evoluto il ruolo di “magazziniere” per sviluppare la logistica anche per il settore “business to consumer”».
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