– Le acque del lago Maggiore, infatti, dovrebbero raggiungere i 3,40 – 3,80 metri sopra lo zero idrometrico. All’altezza di Monvalle, il lago Maggiore era già esondato la scorsa settimana, le poche giornate asciutte del fine settimana non sono bastate a far abbassare i livelli delle acque e queste nuove precipitazioni adesso fanno paura e riportano alla mente l’esondazione del 2002.
E c’è già chi sta correndo ai ripari. I gestori del camping del Lido di Monvalle,
nella mattinata di ieri, hanno svuotato il bar: nel locale, a partire dal tardo pomeriggio di domani, sono attesi 80 centimetri di acqua. «In via precauzionale stiamo portando al sicuro tutto per evitare il disastro – commenta Federica, che insieme ai genitori gestisce il camping – Stiamo anche spostando le roulotte per evitare che si danneggino. Inoltre, abbiamo già fatto staccare i collegamenti di acqua, luce e gas dei bungalow». Una parte del camping è già sommersa dalle acque del Maggiore: i bagni a disposizione dei campeggiatori affiorano dal pelo dell’acqua. «Avrebbero dovuto tenere i livelli delle acque del lago più bassi, attraverso le dighe, visto che è stata un’estate piovosa. Se aprono le dighe svizzere qui sarà un disastro – commenta Adriano, il papà di Federica -: il Consorzio del Ticino non sbaglia mai».
Sul terrazzo del Lido, su una colonna sono riportate le tacche delle alluvione susseguitesi negli ultimi venti anni. Quella che fa riferimento all’anno 2000 è spaventosa.
«Anche noi al residence Ca della Melania – spiega la signora Carla – abbiamo avuto le cantine e i garage allagati, ci spostavamo con la barchetta. Nel 2002 l’acqua arrivava sino in strada e per fortuna i nostri garage sono rimasti incolumi, ma i disagi sono stati comunque tanti. Questa mattina, avevamo i cigni in giardino».