– «L’exploit di Nancy? È il risultato di un lavoro metodico e continuativo di trent’anni, in un istituto in cui lo sport è parte essenziale del benessere educativo degli studenti».
Così il professor commenta i risultati della squadra di atletica del liceo scientifico Arturo Tosi che settimana scorsa ha preso parte ai mondiali studenteschi Isf di Nancy, rappresentando l’Italia grazie alla vittoria del titolo nazionale nel 2016. Capitanato in pista da , il team composto da, , , , , ,e si è piazzato al quinto posto assoluto di una competizione vinta dall’Iran. I ragazzi del Tosi sono tornati a Busto con due medaglie d’oro:
quella dei 400 metri conquistata da Klaudio Gjetja e quella, prestigiosissima, della “staffetta svedese” (quattro frazioni da 100, 200, 300 e 400 metri l’una), corsa da Matteo Crespi, Gianluca Denti, Matteo Tagliabue e dallo stesso Gjetja. Una performance che «ha fatto la storia del liceo Tosi», fa notare Moscheni, ma che non nasce dal caso, ma da un percorso virtuoso di almeno trent’anni di pratica dell’atletica a scuola che non ha pari in Italia. «Ormai sono 15 anni che vinciamo i campionati provinciali sia maschili che femminili, sei anni che vinciamo consecutivamente i campionati regionali – racconta il prof. di educazione fisica – è una storia educativa che parte dal basso, visto che tutti gli studenti del liceo scientifico sperimentano le cinque specialità di base dell’atletica (il cosiddetto “pentathlon”, 100 e 1000 metri, alto, lungo e peso, ndr)». Una scuola in cui lo sport viene preso sul serio, l’atletica in particolare: «Tutto è nato da un gruppo fortunato di docenti, capitanato da – racconta Moscheni – in occasione della morte di un ragazzo, , che faceva attività sportiva, abbiamo cominciato a fare il primo campionato interno, poi trasformato in Arturiadi. Da lì si è sviluppato un programma che ha permesso di tirar fuori le capacità dei ragazzi e metterli assieme come squadra».
Oltre a Spina, Moscheni cita i nomi di e , che lo hanno supportato in questi trent’anni. Un programma «favorito anche dalla presenza di strutture che non tutti gli istituti hanno, come la nuova palestra ma anche lo stadio di atletica di Sacconago che ospita l’attività pomeridiana del gruppo sportivo, e dall’interscambio con la Pro Patria Atletica. Ci sono le condizioni per tirar fuori il meglio possibile. Poi sono arrivati i risultati, e ora probabilmente i ragazzi che vogliono fare attività sportiva sono attratti dal nostro liceo».