Il totopresidente al Quirinale I pronostici degli elettori varesini

ROMA Marini salta, l’elezione del Capo dello Stato potrebbe slittare a domani pomeriggio. Bersagliato dai franchi tiratori del Pd, alla prima votazione l’ex presidente del Senato ha superato di poco la maggioranza assoluta, ben lontano dai due terzi necessari per essere eletto. Ora c’è la seconda chiama, ma i principali partiti aspetteranno il quarto turno di domani pomeriggio per trovare un nuovo accordo. Tornano d’attualità i nomi di Prodi e D’Alema.

Tra i parlamentari varesini la rivolta sui social network contro l’accordo con Berlusconi sul nome di Franco Marini sembra aver fatto centro. Maria Chiara Gadda, che aveva già annunciato ieri il suo dissenso nell’assemblea dei gruppi parlamentari Pd, fa outing: «Ho votato Stefano Rodotà come presidente della Repubblica. Oltre ai nomi si deve dire dove si vuole andare». Dihiaramente contrario all’opzione Marini anche il renziano Angelo Senaldi, che spera in una ridiscussione all’interno del Pd: «Dobbiamo ripensare bene le scelte e soprattutto deve ripensarci Bersani ed il suo tortellino».

Il “tortellino magico”, la cerchia bersaniana che è nel mirino, tanto che il sindaco di Bari Michele Emiliano già invoca le dimissioni del segretario. Erica D’Adda, bersaniana, ammette il fallimento della strategia: «Adesso occorre una riunione del Pd e convergere su una candidatura condivisa, autorevole e fuori dagli schemi e dalle contrapposizioni di corrente». La base sui social network continua a spingere per il candidato appoggiato da Cinque Stelle e Sel, Stefano Rodotà.

Fuori dal centrosinistra si respira un’aria più serena. Il senatore leghista Stefano Candiani appare sollevato: «Marini impallinato dai suoi stessi compagni. Nuovo disastro alla Schettino di “Gargamella” Bersani». Il presidente del Consiglio regionale pidiellino Raffaele Cattaneo prova a fare un pronostico: «Qualcosa mi dice che salta fuori D’Alema alla quarta votazione».
Andrea Aliverti

b.melazzini

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