«Ai Bobbiatesi». La dedica parla chiaro: è per i Bobbiatesi il murales in via Daverio 149. Per i Bobbiatesi “storici”, ma anche per quelli “acquisiti”, a patto che si riconoscano nella storia del quartiere e vogliano tramandarne le tradizioni.
Il murales è stato disegnato sul muro dell’edificio che ospita il negozio di parrucchiere da uomo. Pennellata dopo pennellata, , artista titolare del laboratorio di restauro Restaurarte in via Corridoni 24, ha riportato in vita un momento della corsa degli asini di Bobbiate del 1949. La scena è ambientata in piazza Bossi. Sulla sinistra fa capolino il vecchio tram (passato da Bobbiate fino al 1950). Sulla destra si vede il parroco. In mezzo persone, adulti e bambini vestiti a festa. Le bimbe hanno un fiocco bianco in testa e calzano scarpine di vernice.
«Ho riprodotto fedelmente alcune cartoline risalenti al ’49 – spiega Maura – Le cartoline sono state recuperate da alcuni collezionisti. L’opera è stata accolta con grande entusiasmo dai residenti che nelle foto hanno riconosciuto i volti dei nonni e dei parenti. È stato divertente vedere l’emozione della gente che ha partecipato alla creazione del dipinto raccontando aneddoti del passato».
Il murales misura 10 metri per 2 e 80 centimetri, e ha richiesto tre settimane di lavoro. Una per preparare il muro e due per dipingere. Non ci sono i colori, ma è stata usata tutta la scala dei grigi, questo per far sì che il disegno fosse il più possibile uguale a una foto d’epoca.
L’idea di abbellire il rione con un murales “storico” è nata da tre amici di Bobbiate: , e .
I tre non hanno messo i propri nomi sul dipinto, ma tutti in paese conoscono la loro identità. In questa sede, per non fare loro un torto, diamo solo qualche indizio. Gabriele è il proprietario del muro.
Carlo un profondo conoscitore di Bobbiate. Meme, noto industriale varesino, è nato proprio nella corte dove è stato dipinto il muro.
Il dipinto è stato inaugurato ad ottobre, poco dopo la festa del Paese. Il soggetto del murales, del resto, non poteva essere altro che la corsa degli asini, una festa nata quando la vocazione del rione era agricola. La rievocazione della corsa degli asini si svolge ancora oggi. La competizione è un’occasione per le diverse corti del rione per sfidarsi tra di loro. Il tempo passa, ma la competizione non si attenua e anche i nomi delle corti sono le stesse: Barnabà, Barlash, Caséla, Campanatt, Gualtin, Desert, Perla, Bràm e Lumbard, Bighin e Ratit.