Varese vittorioso a Castellamare di Stabia dopo una battaglia dura 120’ minuti più i rigori. Il primo tempo è nelle mani del Varese, che non si fa intimidire dalla torcida che viene giù dalla curva locale: calma, sicurezza e Momentè. Damonte ci mette un attimo a far scorrere i primi brividi ai tifosi di casa ma il suo è un tiraccio (2’), mentre la Juve Stabia si affaccia un paio di volte dalle parti di Bastianoni (Di Carmine al 6’ a momenti approfitta di un’incomprensione della difesa biancorossa). E’ però il Varese la squadra che osa di più, forte di un Momentè più ispirato che mai: al 10’ è lui a sfiorare la rete su un pasticcio della retroguardia della Juve, è lui a creare l’azione del vantaggio biancorosso.
E’ il minuto 14, Momentè vola sulla sulla sinistra bruciando tutti e crossa in mezzo per l’accorrente Tremolada: piattone a colpo sicuro e urlo di gioia. Mica finita: ancora Momentè (minuto 19) viene anticipato di un soffio dal portiere Viotti in uscita che gli nega la rete. Il primo vero acuto della Juve Stabia arriva al 30’: Diop difende la palla, si gira e lascia partire un destro velenosissimo sul quale Bastianoni si supera deviando in angolo. In chiusura di tempo è ancora Varese, con Calil che prova a beffare Viotti ma il suo pallonetto è fuori misura.
Si invertono i campi, e come per magia cambia pure la partita. La Juve Stabia non ci sta a perdere davanti alla sua gente e inizia il secondo tempo spingendo a tavoletta: bastano 4 minuti per arrivare al pareggio, con Suciu che la mette in mezzo a trovare l’inzuccata di Mezavilla. La parabola è morbida ma angolata, e davvero Bastianoni non può farci nulla: il Menti esplode, la Juve Stabia non si accontenta
Già: perché la pressione continua e il Varese rischia di capitolare due volte nel giro di due minuti. Al 9’ è ancora Mezavilla a incornare, Bastianoni stampa la palla sulla linea e Pucino spazza tutto. Al 11’ è Diop a trovare l’angolo giusto, con Cristiano che riesce a salvare a un centimetro dalla linea. Il Varese sembra un pugile alle corde, il colpo del ko appare maturo, e invece la squadra di Sottili ha la forza di reagire. Al minuto 18’ Tremolada imbecca Cristiano sulla destra: il tiro dell’ultimo arrivato si stampa sul palo mentre i tifosi del Varese già gridavano al gol. Il rischio corso smorza gli entusiasmi della Juve Stabia, e la partita rallenta nei ritmi e nelle emozioni. Bisogna aspettare il 31’ per un bel tiro di Doninelli sopra la traversa, al quale risponde Fiamozzi, insidioso al 34’.
Passano due minuti, e Bastianoni si deve superare per respingere con il piede il tiro a botta sicura di Murolo. Poi arriva la paura, e nessuna delle due squadre ci sta a rischiare quando alla fine manca una manciata di minuti. Meglio guardarsi negli occhi, e prendersi una mezz’ora in più per decidere chi vince e chi perde. Il primo tempo supplementare passa senza che le due squadre facciano registrare una azione degna di questo nome. All’inizio del secondo Spendlhofer si fa notare per una ammonizione. Ma poi è lui, dopo una serie interminabile di rigori (14 in tutto) e una sfilza di parate di Bastianoni a segnare quello decisivo. Il Varese conquista meritatamente il prossimo turno di Coppa Italia nel quale incontrerà il Parma, che ha battuto con quattro gol di scarto il Lecce. Ma se ne riparlerà a dicembre.
Varese
© riproduzione riservata